Gli hacker adesso sabotano le aziende energetiche

L’allarme lo ha lanciato la società di sicurezza informatica Symantec Corp: un gruppo di hacker, noto come "Energetic Bear", ha messo nel mirino le aziende di energia negli Stati Uniti e in Europa con malware che sono in grado di interrompere le forniture elettriche.

Gli hacker, chiamati anche "Dragonfly", sembrano avere le risorse, le dimensioni e l'organizzazione tali da suggerire un coinvolgimento di governi stranieri. Non è chiaro se sia direttamente coinvolto uno stato oppure se il gruppo stia cercando di vendere il software criminale a un governo, ha dichiarato una fonte interna della Security Technology and Response Team di Symantec.

Gli aggressori stanno prendendo di mira in particolare i gestori di rete, gli operatori di gasdotti di petrolio, le imprese di produzione di energia elettrica e altre società energetiche "strategicamente importanti" hanno ribadito dalla Symantec rendendo noto che più della metà delle infezioni accertate hanno avuto come bersaglio gli Stati Uniti e la Spagna, ma anche la Serbia, la Grecia, la Romania, la Polonia, la Turchia, la Germania, l’Italia e la Francia sono state prese di mira.

"Il gruppo Dragonfly è ricco di risorse, con una serie di strumenti di malware a sua disposizione ed è in grado di lanciare attacchi attraverso una serie di vettori diversi", ha riferito la fonte interna di Symantec che ha poi lanciato un altro allarme: "Le motivazioni di questi accessi illeciti non sarebbero per spionaggio quanto piuttosto per possibili sabotaggi".

Una evidenza preoccupante emersa nel corso del monitoraggio attivo di Symantec sulle attività di Dragonfly iniziato nel 2012, quando gli attacchi sembravano avere come scopo prioritario lo spionaggio industriale: alcuni malware, invece, sono programmati per superare, tramite accesso remoto, le barriere di entrata dalle aziende energetiche, dando agli aggressori gli stessi privilegi dell’amministratore del sistema di controllo industriale.