Federal Reserve

Il mercato pronostica un aumento dei tassi Fed

16 Giugno 2014 16:45

financialounge -  Federal Reserve inflazione politica monetaria tassi di interesse titoli di stato
dizi forse non costituiscono una prova come sosteneva un famoso allenatore italiano degli anni ’90 ma certo non sono da trascurare.
Il primo: il divario tra i rendimenti dei bond del Tesoro USA a cinque anni e quelli dei titoli a 30 anni ha toccato venerdi scorso il minimo degli ultimi cinque anni: il differenziale di rendimento si è infatti ridotto a 168 punti base (1,68%) venerdi, dopo aver contratto i 167,8 punti base il 2 maggio, il minimo dal settembre 2009. Il tutto proprio alla vigilia della riunione che il Federal Open Market Committee della Fed terrà in settimana per discutere una strategia di uscita dallo stimolo monetario.

Il secondo: la possibilità di un aumento del tasso ufficiale della Fed allo 0,5 per cento o più entro la fine del mese di luglio del prossimo anno è salita al 58 per cento dal 43% dello scorso mese, in base al sondaggio tra gli analisti compilato da un importante società di informazione finanziaria USA. Non a caso i trader obbligazionari hanno scommesso sul fatto che il miglioramento dei dati economici spingerà la Federal Reserve ad alzare i tassi già nel luglio 2015 e questo ha sostenuto il calo delle quotazioni del titolo quinquennale del Tesoro USA che la scorsa settimana ha esteso la sua più lunga striscia di calo delle quotazioni. Inoltre, secondo i dati della US Commodity Futures Trading Commission, i gestori di hedge fund e altri grandi speculatori, hanno diminuito la loro posizione netta (cioè la differenza tra le posizioni rialziste e quelle ribassiste) del 36% sui titoli governativi americani a cinque anni nella settimana terminata il 10 giugno.

Ma quali sono le dinamiche che governano l’andamento dei rendimenti dei titoli di stato?
Come è noto, le scadenze più brevi dei titoli di stato sono più sensibili a ciò che la banca centrale (in questo caso la Fed) decide sui tassi di interesse mentre il debito a più lunga scadenza risulta maggiormente influenzato dalle prospettive sull'inflazione: ne deriva che se la Fed anticipasse il rialzo dei tassi di interesse allo 0,5% i Treasury fino a 5 anni ne risentirebbero (perdendo di valore e aumentando di rendimento) mentre con l’inflazione bassa e stabile i titoli di stato fino a 30 anni possono restare sulle attuali quotazioni o aumentare leggermente di prezzo (diminuendo, in parallelo, un po’ i rendimenti offerti).

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