Contatti

Andrew Harmstone

Idee di investimento - Azioni - 16 giugno 2014

16 Giugno 2014 10:16
financialounge -  Andrew Harmstone Antonio Bottillo Bruno Crastes crescita economica deflazione emotività Europa geopolitica Karim Cherif liquidità Matteo Motterlini mercati azionari paesi periferici Russ Koesterich volatilità
Andrew Harmstone, Managing Director Portfolio Manager Global Balanced Risk Controlled (GBaR) Strategy di Morgan Stanley Investment Management, nel suo commento sulle prospettive di mercato di maggio 2014 si dice convinto che il periodo di relativa calma dei mercati finanziari sia destinato a finire.
E nell’articolo "Mercati pronti a rimettersi in marcia" spiega come, partendo dall’analisi del comportamento dell’Indice Msci Europe e del Topix di Tokyo, sia possibile intercettare segnali predittivi, cioè capaci di anticipare la tendenza dei mercati pronti a ripartire. Così come potrebbe riprendere fiato pure la volatilità, che è scesa ai minimi storici favorendo gli afflussi degli investitori verso gli attivi rischiosi.

Ora però, all’orizzonte si profila un nuovo ciclo della liquidità e questo potrebbe determinare un incremento della volatilità come spiega Karim Cherif, Cross Asset and AI analysis di Credit Suisse nell’articolo “Fine della bassa volatilità ma senza strappi eccessivi” che crede però che si tratterà di un incremento di entità limitata.
“Consigliamo di sfruttare l’attuale scenario di bassa volatilità implicita per coprire l’esposizione degli attivi rischiosi. In termini di portafoglio, acquisire un’esposizione alla volatilità attraverso le opzioni può ad esempio anche compensare la sottoesposizione del reddito fisso core e ridurre il potenziale di ribasso dei singoli attivi rischiosi” suggerisce Karim Cherif.

L’aumento della volatilità comporta un incremento dei rischi emotivi, ovvero delle scelte d’investimento influenzate da fattori psicologici e non razionali.
È interessante constatare che al momento di prendere decisioni finanziarie, gli uomini sono più sicuri di sé e sono pertanto più soggetti, rispetto alle signore, a cadere nella trappola emotiva della sopravvalutazione delle proprie capacità di controllo degli eventi sovrastimando le probabilità di successo e sottostimando i rischi legati ad aspettative troppo rosee. Questa dinamica, descritta nell’articolo “Investimente”: donne più immuni alle trappole mentali”, emerge dal bilancio dei risultati di Investimente.it, il test di “psico-economia” realizzato da Schroders in partnership scientifica con Matteo Motterlini, Direttore del CRESA (Centro di Ricerca in Epistemologia Sperimentale e Applicata – Università Vita-Salute San Raffaele), che, per la prima volta in Italia, traduce in azione la finanza comportamentale, con l’obiettivo di mettere i principi teorici di questa disciplina concretamente al servizio di promotori, banker e investitori finali.

Antonio Bottillo, Amministratore Delegato per l’Italia di Natixis Global Asset Management, nell’articolo “Tutte le possibili opportunità della zona euro” coglie l’occasione per sottolineare come la struttura multi-affiliates che contraddistingue Natixis GAM permetta di avere diversi specialisti sull’area che possono fornire view complementari al fine di individuare rischi e opportunità di ogni singolo investimento, sia in ambito azionario che obbligazionario, per la costruzione di portafogli capaci di affrontare meglio i movimenti di mercato di breve periodo.
Questo consente all’investitore di focalizzarsi su quelli che sono i suoi reali obiettivi e le sue necessità realizzando una corretta pianificazione finanziaria.

In quest’ottica, quattro esperti in materia di investimenti di Natixis GAM hanno parlato nel dettaglio del futuro dell'euro, dei timori di deflazione, del rischio geopolitico determinato dagli avvenimenti legati alla Russia e delle possibili opportunità nell'area europea. Tra questi Bruno Crastes, CEO di H2O Asset Management, ritiene che, ora, i fattori di divergenza scatenati dalla crisi abbiano dato vita a dinamiche di convergenza che stanno iniziando proprio ora a produrre i primi risultati: questo nuovo contesto può dare vita ad un nuovo periodo di crescita trainato dai cosiddetti paesi "periferici", tra cui Grecia, Portogallo, Spagna, Irlanda e Italia.
Tali paesi stanno riemergendo solo ora da una doppia recessione (cosiddetto “douple dip”, 2009-2012), un evento raro nella storia economica moderna. Ma Crastes sottolinea che le forze di ripresa ciclica possono essere ancora più forti dopo una crisi di questo tipo, come testimoniato dall'esperienza statunitense a seguito delle recessioni del 1980 e del 1982.

Russ Koesterich, Global Chief Investment Strategist di BlackRock, dal canto suo, è favorevole all’intero Vecchio Continente come ha avuto modo di spiegare nell’articolo “Visione positiva su equity europeo e giapponese”: “Stiamo dicendo da tempo che abbiamo una visione positiva sulle azioni europee e giapponesi : gli ultimi sviluppi, compresi gli importanti dati economici USA e le decisioni annunciatei il 5 giugno dalla Bce, non fanno altro che supportare questa nostra tesi”.
Share:
Trending