BTP

Btp: meglio di tre anni fa rispetto a USA e Germania

9 Giugno 2014 15:50

financialounge -  BTP germania italia spread tassi di interesse USA
mente tre anni fa, il 9 giugno 2011, il tasso del Btp decennale era pari al 4,80% mentre quello dell’omologo bund tedesco si attestava al 3,04% e quello del Treasury USA a 10 anni al 3,01%: lo spread, tra il titolo del Tesoro italiano scadenza 2021 con quello di uguale durata tedesco ammontava quindi a 176 punti base (+1,76%).
Venerdi scorso, il btp decennale italiano ha chiuso le contrattazioni con un rendimento annuo al 2,76% e uno spread a 141 punti base (+1,41%), il livello più basso degli ultimi tre anni.

Come si può notare, dopo la tempesta abbattutasi nell’estate di tre anni fa sul debito della zona euro e la successiva lenta ripresa, i titoli di stato italiani non solo hanno chiuso lo spread con i titoli governativi tedeschi, ma possono vantare oggi un rendimento addirittura inferiore a quello di tre anni fa dei titoli del debito di Berlino.
Ma c’è di più. I tassi dei titoli governativi del nostro paese sono attualmente molto vicini a quelli che paga il Tesoro USA e il Regno Unito: infatti il Treasury decennale riconosce un rendimento annuo del 2,58% e quello inglese del 2,66%.
Questo risultato porta a due ordini di riflessioni.

La prima, la più scontata, è che i mercati ritengono se non del tutto almeno in larga parte archiviato il pericolo di deflagrazione dell’euro riconoscendo alla Banca Centrale Europea una regia vincente nella conduzione della propria politica monetaria (soprattutto alla luce delle molteplici iniziative annunciate dall’Eurotower giovedi scorso).

La seconda riguarda invece più strettamente l’Italia e, di riflesso, i risparmiatori italiani. I tassi di interesse sui titoli di stato possono ancora scendere (soprattutto se messi in relazione a quelli francesi e tedeschi) ma a questi livelli, che sono già i minimi storici e, come abbiamo visto, addirittura inferiori a quelli tedeschi di tre anni fa, non è da escludere una stabilizzazione dei tassi o, addirittura, un lento rialzo.

In quest’ottica, una maggiore diversificazione nelle asset class a reddito fisso a più alto rendimento (high yield e emerging markest bond) e una quota in fondi bilanciati multi asset e azionari specializzati, commisurata al personale profilo di rischio, potrebbe rivelarsi interessante in un orizzonte temporale di medio lungo termine.

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