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Idee di investimento - 19 maggio 2014

19 Maggio 2014 10:30
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La scorsa settimana è stata dominata dai dati del PIL dell’Eurozona cresciuto solo dello 0,2% trimestre su trimestre e dello 0,9% anno su anno. Entrambi i numeri sono stati peggiori delle attese di consensus (rispettivamente pari allo 0,4% e all’1,1%) e hanno determinato una fase di delusione da parte dei mercati azionari europei che hanno chiuso in forte calo. Come ha spiegato Maria Paola Toschi, Global Market Strategist di J.P. Morgan Asset Management nell’articolo “Ombre e qualche luce sulla ripresa europea” , i dati annunciati aumentano le aspettative dei mercati sui prossimi passi della BCE e ciò potrebbe tradursi in un contesto di mercato incerto e caratterizzato da volatilità in attesa che si chiariscano gli scenari di politica monetaria e si valutino i possibili riflessi degli interventi sul contesto economico dell’area Euro. Dobbiamo pertanto attenderci mercati più volatili in cui sarà ancora più difficile compiere scelte d’investimento senza cadere nella trappole emotive.

Tranelli della mente che possono essere però evitati tramite Investimente.it, il test “psico-finanziario” realizzato da Schroders, che permette un’analisi delle correlazioni tra singoli stati d’animo e le trappole emotive che possono maggiormente influenzare le scelte d’investimento. Nell’articolo “Investimente indirizza a scelte finanziarie più consapevoli” emerge, per esempio, che gli investitori che si dichiarano “felici” tendono ad assumere più rischi in virtù della maggior autostima e risultano anche meno esposti alle trappole emotive nelle quali invece cascano più facilmente gli investitori più inclini a riflessioni mentali negative.

Fidelity Worldwide Investment, propone invece, una diversificazione ottimizzata delle diverse asset class che possono generare reddito con un rigoroso e costante controllo del rischio. Una strategia flessibile attiva e multi asset globale capace di offrire le migliori prospettive per l'ottenimento di un reddito sostenibile. Cioè le principali peculiarità del comparto FF Global Multi Asset Income Fund di Fidelity Worldwide Investment, un fondo che offre una soluzione multi asset altamente diversificata a livello geografico, valutario e per tipologia di asset. Nell’articolo “Il multi asset al servizio del reddito sostenibile” sono elencati le diverse categorie di investimento per massimizzare l’effetto diversificazione all’interno del fondo FF Global Multi Asset Income Fund tra i quali figurano pure asset opportunistici come REIT (real estate investment trust, i fondi d’investimento immobiliari americani) e investimenti infrastrutturali. Proprio questi ultimi asset sono particolarmente indicati come strategia per proteggersi dall’inflazione. Gli immobili fisici, i canoni del settore immobiliare commerciale, i REIT e i progetti infrastrutturali racchiudono tutti un elemento di protezione dall'inflazione nei rispettivi flussi di reddito. Tali asset presentano l'ulteriore vantaggio della bassa correlazione con le azioni e le obbligazioni e quindi possono migliorare potenzialmente la diversificazione dei portafogli multi asset.

Per gli investitori alla ricerca invece di opportunità sui mercati finanziari, interessanti indicazioni sono state formulate da BlackRock, Pictet Asset Management e Credit Suisse.

Russ Koesterich, Global Chief Investment Strategist di BlackRock nel commento settimanale ai mercati del 12 maggio, intitolato “Meno azioni delle utility e più cautela sugli high yield” sottolinea come gli investitori continuino ad assumere più rischi nel mercato obbligazionario a discapito dell’equity e come, in particolare si liberino di titoli azionari che hanno registrato ottime performance negli ultimi 12-18 mesi favorendo i settori più difensivi (sanità, beni di consumo e utility) e continuino a puntare su Treasury e titoli obbligazionari capaci di offrire extra reddito. Un atteggiamento che, tuttavia, sta creando già qualche situazione critica: per esempio le utilitiy sono tornate ad essere care e i bond high yield hanno ormai raggiunto la corretta valutazione.

La Pictet Asset Management Strategy Unit (PSU), dal canto suo, ribadisce che la propria ripartizione regionale in tema azionario resta invariata: sovrappeso sul Giappone e sui mercati emergenti, e cautela nei confronti dell’Europa. La PSU nell’articolo “Più esposizione agli emergenti, al Giappone e all’hi tech” aggiunge anche: “L’esposizione alla tecnologia è stata ampliata sino al sovrappeso dopo la recente flessione, nella convinzione che le prospettive di crescita del settore siano intatte. Sovrappesiamo anche il settore finanziario. Abbiamo per contro tagliato l’esposizione alle utility, sinora il settore migliore dell’anno, in quanto un eventuale aumento dei rendimenti obbligazionari rischia di ridurre l’attrattiva del dividend yield offerto da questi titoli. Altre aree difensive che potrebbero risentire di un’accelerazione economica sono sanità e telecomunicazioni. In ambito ciclico, confermiamo per il momento il sottopeso sui beni voluttuari”.

Proprio il settore della tecnologia, insieme a quello biotech, è indicato con favore da Credit Suisse nell’articolo “Occasioni di acquisto nei settori IT e biotech” nel quale, Uwe Neumann, Infrastructure Research del Credit Suisse, e Thomas Claudio Kaufmann, Consumer Research del Credit Suisse, si dichiarano convinti che la correzione del settore tecnologico e biotech rappresenti un’interessante opportunità di ingresso per cavalcare temi di crescita secolare. Per i due esperti la rotazione nel settore IT ha causato incertezze a breve termine, lasciando tuttavia intatti i fondamentali di lungo periodo: resta ancora valida la tesi d’investimento per le società tecnologiche dotate di abbondante liquidità mentre le grandi società biotech non sono affatto care, considerando la crescita strutturale degli utili.

Chiudiamo infine con l’evento “Nazioni in Fuga: alla ricerca dei prossimi miracoli economici” in programma il prossimo 22 maggio, presso Palazzo Serbelloni, in C.so Venezia 16 a Milano, e organizzato da Morgan Stanley Investment Management alla presenza di Ruchir Sharma, Head of Emerging Markets & Global Macro di Morgan Stanley Investment Management. Ruchir Sharma è un investitore molto conosciuto a livello globale e in particolare negli Stati Uniti, dove è stato contributing editor del Newsweek e ha frequentemente pubblicato suoi articoli sul Wall Street Journal, Financial Times, New York Times, Foreign Affairs e Time magazine. Il suo libro "Nazioni in Fuga: alla Ricerca dei Prossimi Miracoli Economici” (Breakout Nations: In Pursuit of the Next Economic Miracles), divenuto un bestseller internazionale affronta il tema dei paesi emergenti capaci di raccogliere l’eredità di Brasile, Russia, India e Cina che sono in procinto di rallentare la loro corsa pluridecennale.
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