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Crollo delle vendite di oro nelle gioiellerie di Hong Kong

15 Maggio 2014 15:05

financialounge -  cina consumi Hong Kong india lusso oro
o la Chinese Gold & Silver Exchange Society le vendite di oro nelle gioiellerie di Hong Kong sono diminuite a seguito della minore domanda proveniente dai cittadini della terraferma confermando i segnali di un rallentamento dei consumi del più grande acquirente aurifero al mondo dopo un 2013 in cui sono stati registrati forti aumenti.

La domanda, in particolare, è scesa di circa il 30 per cento rispetto a un anno fa, durante il lungo ponte del Golden Week, che va dal 29 aprile al 5 maggio, secondo quanto dichiarato da Haywood Cheung , presidente della borsa dei lingotti d’oro.
Le vacanze di quest'anno sono state più brevi e hanno visto meno visitatori: la spesa dei beni di lusso è crollata e i regali hanno rallentato la corsa.

Mentre la Cina ha sorpassato l'India nella classifica mondiale dei più grandi utilizzatori di oro, la frenesia di acquisto provocata dalla crisi dei prezzi del metallo giallo scoppiata l’aprile dello scorso anno non si è ripetuta quest’anno in base alle prime stime elaborate dalla Heraeus Metals Hong Kong Ltd: il consumo di oro in Cina è aumentato lo scorso anno del 32 per cento segnando un record di 1,065.8 tonnellate, pari al 28 per cento di utilizzo del metallo prezioso a livello globale, secondo i calcoli del World Gold Council.

Il prezzo dell'oro mantiene per ora un rialzo dell’8% da inizio anno dopo aver lasciato però sul terreno il 28 per cento del suo valore nel corso dell’intero 2013, la più importante correzione della quotazione degli ultimi 12 anni.

Intanto le case d’investimento continuano a pubblicare previsioni non troppo ottimistiche sul futuro del prezzo dell’oro: Morgan Stanley, in un report dello scorso 12 maggio, ha stimato che nel quarto trimestre di quest’anno le quotazioni del metallo giallo si attesteranno a 1.150 dollari l’oncia (-11% dagli attuali valori) mentre Barclays, in uno studio del 9 maggio, prevedeva che il prezzo dell’oro si potesse posizionare a fine anno a 1.260 dollari l’oncia (-3,4% rispetto al fixing di stamani).

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