esportazioni
L’impatto dell’M&A sul mercato valutario
2 Maggio 2014 10:15

un aspetto in questa girandola di fusioni e acquisizioni internazionali che non è stato sufficientemente approfondito e che, al contrario, merita molta attenzione: l’impatto delle attività di M&A sul mercato dei cambi. La raffica di fusioni transfrontaliere in Europa sta sommergendo il mercato di dollari americani invece dei tanto richiesti euro o sterline di cui avrebbero invecebisogno i trader valutari per bilanciare gli scambi valutari.
"Prima che il mercato si emozioni circa le mega acquisizioni provenienti dagli Stati Uniti per i possibili impatti positivi per l'euro e la sterlina, vale la pena ricordare che le aziende americane sono sedute su una montagna di denaro all'estero" ha fatto presente Steven Barrow, responsabile della ricerca presso la Standard Bank Plc a Londra che ha poi aggiunto: "Questo dovrebbe farci cambiare il modo di guardare a queste acquisizioni da una prospettiva valutaria". Un esempio che chiarisce quali siano gli impatti sui cambi è quello relativo all’acquisizione della joint venture con Vodafone da parte della compagnia statunitense Verizon Wireless per 130 miliardi di dollari: la sterlina si è rafforzata del 4,4 per cento contro il dollaro nel mese di settembre, la variazione più ampia in tre anni, dopo che la transazione era stata annunciata il 2 settembre.
"Questo rappresenta una grossa difficoltà in più per il mercato valutario" ha dichiarato Daragh Maher, uno degli strategist FX presso HSBC Holdings Plc a Londra che ha poi aggiunto: "Abbiamo visto con l'accordo Vodafone - Verizon che le transazioni aziendali possono avere un impatto considerevole su cambi. Ma in quel caso, ci sono stati elementi trasparenti per anticipare un certo flusso valutario e la comprensione della probabile entità di tale flusso mentre in molti altri casi questo è meno prevedibile".
"Prima che il mercato si emozioni circa le mega acquisizioni provenienti dagli Stati Uniti per i possibili impatti positivi per l'euro e la sterlina, vale la pena ricordare che le aziende americane sono sedute su una montagna di denaro all'estero" ha fatto presente Steven Barrow, responsabile della ricerca presso la Standard Bank Plc a Londra che ha poi aggiunto: "Questo dovrebbe farci cambiare il modo di guardare a queste acquisizioni da una prospettiva valutaria". Un esempio che chiarisce quali siano gli impatti sui cambi è quello relativo all’acquisizione della joint venture con Vodafone da parte della compagnia statunitense Verizon Wireless per 130 miliardi di dollari: la sterlina si è rafforzata del 4,4 per cento contro il dollaro nel mese di settembre, la variazione più ampia in tre anni, dopo che la transazione era stata annunciata il 2 settembre.
"Questo rappresenta una grossa difficoltà in più per il mercato valutario" ha dichiarato Daragh Maher, uno degli strategist FX presso HSBC Holdings Plc a Londra che ha poi aggiunto: "Abbiamo visto con l'accordo Vodafone - Verizon che le transazioni aziendali possono avere un impatto considerevole su cambi. Ma in quel caso, ci sono stati elementi trasparenti per anticipare un certo flusso valutario e la comprensione della probabile entità di tale flusso mentre in molti altri casi questo è meno prevedibile".
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