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Nel 2015 in Cina 320 mila auto elettriche

14 Aprile 2014 09:10
financialounge -  cina green economy inquinamento settore automobilistico Shanghai
Da un lato 20 milioni di auto vendute nel 2013 che rende la Cina il primo mercato al mondo. Dall’altro una crescita senza freno dell’inquinamento atmosferico con momenti critici per la popolazione, come la settimana di blackout di Shanghai e i due giorni di massima allerta di Pechino durante il recente Capodanno Cinese.
In mezzo il Governo centrale che vuole dare risposte concrete alle forti richieste della popolazione per combattere la piaga dell’inquinamento e che ha individuato nelle auto elettriche uno degli strumenti più efficaci per raggiungere l’obiettivo a medio termine.

In quest’ottica, secondo le ultime previsioni delle autorità di Pechino, si dovrebbe passare dalle 17 mila auto elettriche vendute nel 2013 alle 160 mila entro la fine di quest’anno per arrivare a 320 mila veicoli alimentati con energia pulita entro il prossimo anno. Ma i problemi non mancano.
Innanzitutto, i cittadini cinesi non percepiscono ancora le vetture elettriche come valide alternative a quelle tradizionali. Inoltre c’è il problema costo: quello delle auto alimentate con batterie a energie pulite è sensibilmente superiore al listino delle auto più inquinanti. È vero che sono previsti degli incentivi sugli acquisti di auto elettriche (60 mila renminbi, l’equivalente di 7.200 euro) ma è anche vero che sono stati annunciati tagli a tali generosi incentivi.

Ma, la pressione dell’opinione pubblica sempre più avversa alla crescita esponenziale dell’inquinamento, ha spinto il Ministero delle Finanze e il National Development and Reform Commission (Ndrc) a dichiararsi disponibile a rivedere i tagli agli incentivi, riducendone l’abbattimento al 5% (dal 10% previsto in precedenza) per quest’anno e al 10% (invece che il 20%) per il 2015.
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