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Un approccio più flessibile al reddito fisso

10 Aprile 2014 16:47
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Valutare le diverse opportunità presenti sui mercati obbligazionari di tutto il mondo con un approccio strategico più flessibile in grado di selezionare le asset class più efficienti sotto il profilo rischio/rendimento. Con un focus su high yield bond, il debito subordinato e il debito emergente in valuta forte.

Questo, in estrema sintesi, è quanto è emerso durante il convegno destinato agli operatori professionali organizzato oggi da J.P. Morgan Asset Management presso l’Hotel Principe di Savoia di Milano dal titolo piuttosto eloquente: “Fixed income: il futuro è flessibile”.

L’evento, introdotto da Lorenzo Alfieri, Country Head per l'Italia di J.P. Morgan Asset Management, che ha sottolineato come resti di fondamentale importanza per i portafogli degli investitori italiani il tema del reddito fisso soprattutto alla luce di alcuni fattori quali l’incertezza sul rialzo dei tassi di interesse e la sofferenza dei mercati emergenti, si è sviluppato lungo tre interventi.

Nel primo Maria Paola Toschi, Market Strategist, ha sottolineato come la ripresa globale resti in corso e favorisca ampiamente gli asset rischiosi, anche quelli azionari con ritorni di entità inferiore a quelli sperimentati l’anno scorso. Un contesto nel quale la volatilità resterà sostenuta e comporterà il ricorso a un approccio selettivo e diversificato.

“Il reddito fisso resta un asset strategico nei portafogli diversificati e offre un certo grado di protezione dalla deflazione ma avrà difficoltà nel garantire i risultati attesi in un contesto di tasso di interesse in rialzo. Per questo si renderà indispensabile un approccio strategico caratterizzato da una maggiore flessibilità e da ampia discrezionalità del gestore” ha sottolineato Maria Paola Toschi.

Nicholas Gartside, CIO International Fixed Income, ha spiegato nel secondo intervento perché è importante concentrarsi sulle tante opportunità che, anche in questo complesso contesto di mercato, sono presenti nel reddito fisso. Opportunità, come quelle nell’high yield, nel debito bancario subordinato e nel debito emergente, che da idee d’investimento devono tuttavia trovare un’implementazione efficiente nel portafoglio in modo da ottimizzare il profilo complessivo di rischio/rendimento.

Un obiettivo perfettamente centrato nel comparto JPM Global Bond Opportunities Fund, il comparto capace di capitalizzare tutte le opportunità che si presentano a livello globale facendo leva sulla presenza capillare di J.P. Morgan Asset Management nei mercati obbligazionari di tutto il mondo.

Nel terzo intervento, Robert Stewart, Client Portfolio Manager, Responsabile per l’Asia del Team che si occupa di debito emergente, si è invece focalizzato sulle problematiche ancora sul tappeto dei mercati emergenti ma, soprattutto, sulle opportunità da cogliere in virtù di valutazioni attuali molto attraenti, miglioramenti dei fondamentali di alcuni paesi, flussi dei capitali degli investitori strategici di lungo termine che forniranno ulteriore supporto.

Robert Stewart, non ha nascosto neppure le sfide sul tappeto di questa asset class (tassi di volatilità dei Treasury USA, contrazione dei prezzi delle materie prime, vulnerabilità al flusso dei capitali esteri) ma ha anche indicato la soluzione: JPM Emerging Markets Strategic Bond Fund.
Questo comparto, che adotta un approccio flessibile al debito in valuta locale, all'obbligazionario governativo in valuta forte, all'obbligazionario societario, è in grado catturare il potenziale di crescita del mercato e, al contempo, riesce a gestire il rischio di ribasso con un'attiva gestione della duration e con l'uso dei derivati.
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