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Dove cresce l’export extra UE dell’Italia
27 Marzo 2014 14:30

esa Mercosur, Cina, paesi Eda (Singapore, Corea del Sud, Taiwan, Hong Kong, Malaysia e Thailandia), paesi Opec, Cina, Russia e Giappone. In flessione Turchia, Svizzera e India. È questa la sintesi delle performance dell’export italiano extra UE nel 2013.
Un anno difficile che, comunque, ha chiuso con un +1,3% sul 2012 spingendo il controvalore delle esportazioni al di fuori dei confini europei a 180,6 miliardi di euro. Un ruolino di marcia che ha permesso in soli quattro anni di impostare una crescita media annua del 10%, dai 123,7 miliardi del 2009, e di incrementare in modo sostanziale il saldo commerciale annuale: basti pensare che, grazie anche alla contrazione delle importazioni, il surplus 2013 è balzato a 20 miliardi di euro, contro gli 800 milioni realizzati nel 2012.
Osservando le aree internazionali extra UE che hanno assorbito più made in Italy nel 2013 spicca il Mercosur, il mercato comune dell'America meridionale che comprende Argentina, Brasile, Uruguay, Venezuela, Bolivia, Cile, Perù, Colombia, Ecuador e Venezuela, con un incremento del 14,8% su base annua; molto forte anche la Cina (+9,5%), la Russia (+8,2%) e il Giappone (+7,0%) mentre i paesi Opec (+6,3%) e i paesi Eda (+5,4%) confermano un trend ormai pluriennale di crescita.
In controtendenza, invece, la Svizzera (-10,8%), con le esportazioni delle nostre aziende orafe frenate dal brusco calo del prezzo dell’oro; in discesa pure l’export verso l’India (-11,1%) e verso la Turchia (-4,8%): in quest’ultimo caso ha però inciso la forte svalutazione della lira turca sull’euro (-19% nel 2013).
Un anno difficile che, comunque, ha chiuso con un +1,3% sul 2012 spingendo il controvalore delle esportazioni al di fuori dei confini europei a 180,6 miliardi di euro. Un ruolino di marcia che ha permesso in soli quattro anni di impostare una crescita media annua del 10%, dai 123,7 miliardi del 2009, e di incrementare in modo sostanziale il saldo commerciale annuale: basti pensare che, grazie anche alla contrazione delle importazioni, il surplus 2013 è balzato a 20 miliardi di euro, contro gli 800 milioni realizzati nel 2012.
Osservando le aree internazionali extra UE che hanno assorbito più made in Italy nel 2013 spicca il Mercosur, il mercato comune dell'America meridionale che comprende Argentina, Brasile, Uruguay, Venezuela, Bolivia, Cile, Perù, Colombia, Ecuador e Venezuela, con un incremento del 14,8% su base annua; molto forte anche la Cina (+9,5%), la Russia (+8,2%) e il Giappone (+7,0%) mentre i paesi Opec (+6,3%) e i paesi Eda (+5,4%) confermano un trend ormai pluriennale di crescita.
In controtendenza, invece, la Svizzera (-10,8%), con le esportazioni delle nostre aziende orafe frenate dal brusco calo del prezzo dell’oro; in discesa pure l’export verso l’India (-11,1%) e verso la Turchia (-4,8%): in quest’ultimo caso ha però inciso la forte svalutazione della lira turca sull’euro (-19% nel 2013).
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