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Ridurre il rischio dopo il rimbalzo di febbraio

20 Marzo 2014 10:45

financialounge -  crimea High Yield industria mercati azionari mercati emergenti settore energetico settori
one a un livello neutrale dell’esposizione al mercato azionario perché, sebbene le prospettive a medio termine siano positive, sono aumentate le probabilità di una correzione nell’immediato. Conferma del sovrappeso delle piazze azionarie emergenti per ragioni legate ai fattori tecnici e ai fondamentali mentre i titoli europei e statunitensi appaiono sopravvalutati. Sovraesposizione nei settori ciclici come energia, materiali e industria, in previsione di un aumento degli investimenti tecnici. Preferenza del segmento high yield per ragioni essenzialmente di valutazione e attenta valutazione delle opportunità offerte dai mercati emergenti. Sono le principali decisioni di asset al location che emergono dalla lettura del Barometer di marzo 2014 a cura della Pictet Asset Management Strategy Unit.

“Esposizione azionaria ridotta a livelli neutrali in seguito al rally. Il forte rialzo delle borse di febbraio ci ha infatti fornito l’opportunità di incamerare i guadagni ottenuti dalla sovraponderazione dei titoli azionari e di ridurre l’esposizione a neutrale. Si tratta di un’operazione di natura tattica: pur prevedendo una serie di ribassi nell’immediato, riteniamo tuttora incoraggiante lo scenario a medio termine delle piazze azionarie. Le prospettive di tali mercati nel breve periodo sono leggermente peggiorate. I nostri indicatori di tendenza mostrano un rallentamento dell’attività economica globale, specie negli USA” sottolineano gli esperti della Pictet Asset Management Strategy Unit.

Accanto alla debolezza dei dati macroeconomici e alla decelerazione della crescita degli utili, un’altra potenziale fonte di rischio è rappresentata dall’escalation della crisi in Ucraina, dove l’esercito russo ha preso il controllo della Crimea, area in gran parte di lingua russa.

“La prossima settimana, il nostro team preposto agli investimenti nei mercati azionari emergenti ha in programma di recarsi in Russia per valutare l’impatto economico-politico delle tensioni nella regione. La trasferta ci consentirà di verificare la validità del nostro scenario di base, secondo il quale l’intervento russo si limiterà alla penisola di Crimea e l’FMI sarà in prima linea per scongiurare una crisi finanziaria in Ucraina. Se la situazione dovesse peggiorare e dovessero acuirsi le tensioni tra Russia e UE, la prima a farne le spese sarebbe l’Europa, che importa circa il 25% del gas dalla Russia, di cui metà tramite l’Ucraina. In tale scenario, l’euro potrebbe svalutarsi fortemente contro il dollaro Usa. In linea generale, a fronte dei segnali di esaurimento del rally azionario globale, la crisi ucraina potrebbe innescare una correzione di mercato” fa presente la Pictet Asset Management Strategy Unit.

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