enti locali
I beni del Demanio rendono 70 cent
14 Marzo 2014 09:45
A leggere i dati del report annuale redatto dall’Agenzia del demanio gli italiani sarebbero un popolo ricchissimo, che può vantare 56 miliardi di euro in immobili e terreni pubblici, praticamente 1.000 euro a testa. In realtà però le cose non stanno proprio così, perchè questi immobili e terreni rendono infatti appena 40 milioni all’anno, praticamente 70 centesimi a testa per ogni italiano, meno del prezzo di un caffè al bancone.
La spiegazione si trova sempre nel report dell’Agenzia, dove si può osservare che la parte più consistente risiede nei beni assegnati ad uso governativo alle amministrazioni statali per finalità di tipo istituzionale. Questa è la parte più importante del patrimonio, in quanto rappresenta l’80% del valore totale e viene concessa alle amministrazioni ad uso gratuito. Scendendo nel dettaglio si può leggere ancora che la PA - Pubblica Amministrazione – ha inoltre il bisogno di affittare il 14% degli immobili necessari, per una spesa che supera di poco il miliardo.
Un altro 18% del totale degli immobili viene inoltre utilizzato da enti e soggetti, sia pubblici sia privati. Anche in questo caso spesso a canone agevolato o addirittura a titolo gratuito. In questo caso il reddito annuo è pari a circa 40 milioni di euro.
La restante parte dell’intero patrimonio, equivalente al 2%, è difficilmente utilizzabile, in quanto rappresenta aree particolari, quali ad esempio miniere.
Un capitolo a parte va dedicato alle vendite ordinarie, che nel 2013 sono state di 33,2 miliardi di euro per un totale di 370 beni. Infine c'è da considerare il trasferimento a titolo gratuito dei beni verso gli enti locali nell’ambito del “federalismo demaniale”. Al momento sono arrivate poco meno di 10.000 domande da 1.267 Comuni, 27 Province e 8 Regioni. L’Agenzia del demanio sta controllando tutte le istanze ed entro il 15 aprile prossimo procederà a fornire un riscontro.
La spiegazione si trova sempre nel report dell’Agenzia, dove si può osservare che la parte più consistente risiede nei beni assegnati ad uso governativo alle amministrazioni statali per finalità di tipo istituzionale. Questa è la parte più importante del patrimonio, in quanto rappresenta l’80% del valore totale e viene concessa alle amministrazioni ad uso gratuito. Scendendo nel dettaglio si può leggere ancora che la PA - Pubblica Amministrazione – ha inoltre il bisogno di affittare il 14% degli immobili necessari, per una spesa che supera di poco il miliardo.
Un altro 18% del totale degli immobili viene inoltre utilizzato da enti e soggetti, sia pubblici sia privati. Anche in questo caso spesso a canone agevolato o addirittura a titolo gratuito. In questo caso il reddito annuo è pari a circa 40 milioni di euro.
La restante parte dell’intero patrimonio, equivalente al 2%, è difficilmente utilizzabile, in quanto rappresenta aree particolari, quali ad esempio miniere.
Un capitolo a parte va dedicato alle vendite ordinarie, che nel 2013 sono state di 33,2 miliardi di euro per un totale di 370 beni. Infine c'è da considerare il trasferimento a titolo gratuito dei beni verso gli enti locali nell’ambito del “federalismo demaniale”. Al momento sono arrivate poco meno di 10.000 domande da 1.267 Comuni, 27 Province e 8 Regioni. L’Agenzia del demanio sta controllando tutte le istanze ed entro il 15 aprile prossimo procederà a fornire un riscontro.
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