Record mensile per gli ETP obbligazionari

I flussi di sottoscrizione sugli ETP (Exchange Traded Product, cioè l’insieme di ETF, ETC e ETN) sul reddito fisso hanno stabilito un nuovo record mensile, pari a 19,6 miliardi di dollari. Forte richiesta nel mese soprattutto per gli ETP a reddito fisso a breve scadenza, che hanno accumulato adesioni mensili record per 7,4 miliardi di dollari, e per gli ETP focalizzati sui titoli del Tesoro statunitense che hanno calamitato flussi positivi per 11,4 miliardi di dollari: molto consistenti pure le sottoscrizioni a favore dei prodotti corporate bond investment grade (3,6 miliardi) e del segmento obbligazionario high yield (1,4 miliardi).

Più in generale, nel secondo mese dell’anno, la raccolta globale netta di tutto l’universo ETP è stata pari a 27,2 miliardi di dollari, ma con un andamento molto diverso tra i primi 10 giorni del mese (durante i quali i rimborsi relativi agli ETP azionari avevano raggiunto i 21,2 miliardi di dollari, mentre la raccolta sul reddito fisso era positiva per 16,8 miliardi di dollari) e quelli dall’11 febbraio (data della prima audizione di Janet Yellen, nuovo presidente della Federal Reserve, di fronte alla Commissione servizi finanziari del Congresso statunitense) in poi: il positivo accoglimento da parte dei mercati delle dichiarazioni ufficiali della Yellen, hanno rasserenato gli investitori contribuendo a portare in positivo la raccolta mensile anche per il comparto equity.

La raccolta dell’asset class azionaria, pari a 5,8 miliardi di dollari, ha visto comunque emergere una preferenza per i prodotti focalizzati sui mercati dei paesi sviluppati, ad eccezione degli Stati Uniti: la raccolta degli ETP azionari giapponesi ha raggiunto i 4,1 miliardi di dollari, quella dei fondi europei i 2,8 miliardi di dollari, mentre gli etp azionari USA hanno accusato deflussi per 0,2 miliardi di dollari e gli etp emerging markets disinvestimenti per 4,5 miliardi.