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L’Italia vuole crescere di più in Messico

27 Febbraio 2014 09:10

financialounge -  esportazioni investimenti italia messico riforme settore energetico
o due dati che più di altri puntualizzano la centralità del Messico per l’Italia; il sistema produttivo del nostro paese si colloca al nono posto come investitore estero nel Paese centramericano con 1.400 imprese italiane che vi operano; gli investimenti nel 2013 sono quasi raddoppiati (+93%) rispetto all’anno precedente. Ma c’è di più.
In base all’Ufficio Studi della Sace, si stima che le esportazioni italiane in Messico possano crescere nei prossimi quattro anni alla media del 6,8% all’anno.
I settori italiani più attivi nell’interscambio commerciale con il Messico sono quello della meccanica strumentale (27,5% del totale dell’export), quello della metallurgia (12,9%), quello della filiera energetica (11,6%), quello dei mezzi di trasporto (9,1%), quello degli apparecchi elettrici (5,2%), quello della moda (5,1%) e quello chimico (4,9%).

Tra questi il settore della filiera dell’energia (infrastrutture, raffinerie, pipeline di trasporto per il greggio, petrolchimica, industria estrattiva) è quello ritenuto a più alto coefficiente di crescita. La storica riforma energetica approvata dal Congresso del Messico nello scorso mese di dicembre ha infatti autorizzato il Governo ad assegnare licenze operatori privati, messicani e stranieri, in tutte le attività di ricerca ed estrazione petrolifera.
Una opportunità enorme per la particolare specializzazione in questo settore di molte nostre aziende che potranno partecipare ai bandi di concorso per aggiudicarsi commesse statali per attingere alle riserve di greggio del paese centroamericano stimate in 26 miliardi di barili di petrolio.

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