Fondi comuni, sottoscrizioni sostenute anche a gennaio

L’industria italiana del risparmio gestito anche a gennaio ha fatto leva sui fondi comuni. Nel primo mese dell’anno, i fondi d’investimento e i comparti di sicav hanno messo a segno una raccolta netta mensile positiva di 3,9 miliardi di euro mentre le gestioni di portafoglio sono finite in rosso per 5,4 miliardi, trainate al ribasso dai riscatti piovuti sulle gestioni di portafoglio istituzionali (-6,4 miliardi): le gestioni di portafoglio dedicate al pubblico retail hanno invece contabilizzato flussi attivi per un miliardo.

Da notare che nel mese hanno pesato pesano sul risultato finale le operazioni infragruppo che hanno comportato l’uscita dal perimetro della rilevazione di Assogestioni di 13 miliardi di euro: senza queste operazioni la raccolta netta mensile sarebbe stata ampiamente positiva toccando la quota record di 11,5 miliardi di euro.

In ogni caso il patrimonio del sistema italiano del risparmio gestito ha siglato il suo nuovo primato a 1.334,8 miliardi. Per quanto riguarda in particolare i fondi comuni, i flessibili hanno raccolto 3,5 miliardi, i bilanciati 1,2 miliardi e gli azionari 728 milioni: saldo negativo invece per i fondi obbligazionari (-944 milioni) e per i monetari (-466 milioni).

Nel mese di gennaio i fondi comuni di diritto italiano hanno totalizzato una raccolta netta positiva per 2 miliardi contro gli 1,8 miliardi dei fondi esteri: questi ultimi tuttavia mantengono il primato in termini di patrimonio in gestione (390,9 miliardi pari al 69,7% del totale) mentre i fondi di diritto italiano rincorrono (169,6 miliardi e 30,3% di market share).