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Focus dell’Italia su sei paesi africani

21 Febbraio 2014 09:10
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Quando si parla di Africa di norma vengono subito in mente paesi quali Marocco, Algeria, Libia, Tunisia, Egitto (perché affacciati sul Mediterraneo), Kenia (meta turistica per eccellenza), Etiopia, Eritrea e Sudan (per le interminabili guerre interne) e il Sudafrica (probabilmente il paese africano più famoso anche per via di Mandela e per i Mondiali di calcio del 2010).

Ma esistono altri paesi che, senza guadagnare necessariamente le prime pagine dei telegiornali e dei quotidiani, hanno aumentato la loro reputazione e sono oggi in grado di offrire interessanti opportunità agli investitori internazionali. Sei di questi, in particolare, sono entrati nel mirino dell’Italia che li ha individuati come partner privilegiati per alcune importanti iniziative di sviluppo. Si tratta, per la precisione, di Ghana, Senegal, Sierra Leone, Costa d’Avorio, Mozambico, Angola.

I sei paesi nel mirino dell’Italia sfoggiano tassi di crescita annuale tra il 4% e l’8%: una grande opportunità di cooperazione che l’Italia non intende farsi sfuggire. Se la Sierra Leone, la Costa d’Avorio, il Mozambico e l’Angola sono ricche soprattutto di risorse naturali (petrolio e gas, in primis), Senegal e Ghana vantano anche molti altri elementi di appeal.

Il Senegal dispone di discrete infrastrutture, ha una situazione politica stabile con elezioni democratiche, sviluppa l’agricoltura sostenibile e sta puntando molto nelle telecomunicazioni e nel digitale.
Il Ghana, dal canto suo, vanta oltre 20 anni di elezioni politiche democratiche, è il secondo produttore di cacao mondiale, e conta su 1.800 milioni di barili di petrolio di riserve: inoltre, a conferma della buona diffusione della democrazia nel paese, partecipa anche con 80 mila soldati a diverse missioni di pace nel mondo.
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