I settori chiave della Polonia
20 Febbraio 2014 09:10

n 2013 in rallentamento, la crescita economica della Polonia dovrebbe trovare la ripartenza forte già da quest’anno. Secondo le ultime previsioni, infatti, il PIL del paese dopo aver chiuso i 2013 a +1,0%, è proiettato a un +2,6% trainato dai consumi interni (+2,6%), dalle esportazioni (+6,8%), dalla produzione industriale (+5,3%) e soprattutto dagli investimenti (+4,5%).
Basti pensare che la Polonia sarà uno dei maggiori beneficiari dei fondi UE stanziati per il periodo 2014 - 2020 con circa 73 miliardi di euro di risorse disponibili, oltre dieci miliardi all’anno, a cui si aggiungeranno 28 miliardi per le politiche agricole. Ingenti finanziamenti, pari a 6,2 miliardi di euro, verranno messi in campo anche dalla BERS (Banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo). E lo saranno proprio nei sei settori ritenuti strategici per la ripresa strutturale del paese nel medio lungo termine: industria, immobiliare, energia, agro business, strade e infrastrutture, private equity.
I funzionari della BERS hanno raccomandato per ciascuno di questi settori target precisi; è necessario accelerare la ristrutturazione industriale e la governance delle aziende di stato e privatizzarle; occorre ridurre la burocrazia per le licenze edilizie e migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni; è opportuno incrementare il ruolo dei privati nella generazione e distribuzione dell’energia; promuovere la privatizzazione delle imprese statali agroalimentari; incentivare il project finance per le infrastrutture; è infine indispensabile alimentare la base degli investitori istituzionali nazionali e attrarne di esteri.
Basti pensare che la Polonia sarà uno dei maggiori beneficiari dei fondi UE stanziati per il periodo 2014 - 2020 con circa 73 miliardi di euro di risorse disponibili, oltre dieci miliardi all’anno, a cui si aggiungeranno 28 miliardi per le politiche agricole. Ingenti finanziamenti, pari a 6,2 miliardi di euro, verranno messi in campo anche dalla BERS (Banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo). E lo saranno proprio nei sei settori ritenuti strategici per la ripresa strutturale del paese nel medio lungo termine: industria, immobiliare, energia, agro business, strade e infrastrutture, private equity.
I funzionari della BERS hanno raccomandato per ciascuno di questi settori target precisi; è necessario accelerare la ristrutturazione industriale e la governance delle aziende di stato e privatizzarle; occorre ridurre la burocrazia per le licenze edilizie e migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni; è opportuno incrementare il ruolo dei privati nella generazione e distribuzione dell’energia; promuovere la privatizzazione delle imprese statali agroalimentari; incentivare il project finance per le infrastrutture; è infine indispensabile alimentare la base degli investitori istituzionali nazionali e attrarne di esteri.
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