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Platino: fondamentali solidi, rimbalzo dei prezzi in vista

14 Febbraio 2014 09:00
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I prezzi del platino hanno registrato una performance da inizio anno nettamente inferiore a quella messa a segno dalle quotazioni dell’oro. E questo nonostante gli scioperi proclamati in Sud Africa, che hanno impattato sul 50% della produzione del paese che è largamente il più grande produttore di platino al mondo.
Tuttavia, per Nevine Pollini, Senior Analyst Commodities di Union Bancaire Privée – UBP, grazie ai solidi fondamentali e alla ripresa della domanda sulla scia della ripresa delle vendite di auto in Europa e in Giappone e dell'introduzione della normativa Euro 6 sulle emissioni, il platino potrebbe registrare un rimbalzo delle quotazioni.

“Le recenti problematiche che hanno interessato il mondo del lavoro in Sud Africa hanno dato sostegno ai prezzi del platino, di cui il Paese è il più grande produttore al mondo, contribuendo per il 70% dell’offerta globale. La disputa sui salari tra i due principali sindacati (AMCU and NUM) da un lato e i produttori di platino dall’altro, ha portato a uno sciopero su larga scala. Dal 23 gennaio (il primo giorno di sciopero) i protagonisti non sono riusciti a trovare un accordo sugli aumenti salariali; i sindacati stanno richiedendo infatti retribuzioni eccessivamente elevate, con aumenti a doppia cifra, in un settore in cui gran parte della produzione ha “cash cost” negativi e sul quale pesano i continui aumenti dei salari e l’alto prezzo dell'energia elettrica in Sud Africa” fa presente Nevine Pollini.

Impala, uno dei più grandi produttori di platino del Paese, ha recentemente affermato che le agitazioni sindacali potrebbero durare fino a maggio. Tuttavia, nonostante a causa di queste gravi problematiche quasi il 50% della capacità di produzione del Sud Africa sia paralizzata, i prezzi del platino hanno registrato una performance marcatamente inferiore a quella dell’oro.

“Uno dei possibili motivi di questa differente performance è che il platino è considerato prevalentemente un metallo industriale, poiché è utilizzato nei catalizzatori delle auto diesel; quindi, la recente debolezza dei dati macro USA ed europei, a causa delle condizioni atmosferiche avverse, non fa ben sperare per la domanda” sottolinea Nevine Pollini. Sembra anche che i produttori abbiano accumulato grandi quantità di scorte prima dello sciopero, mentre le giacenze sono considerate sufficienti a rifornire il mercato nel medio termine.

“Nonostante ciò, continuiamo a credere che il platino abbia dei fondamentali solidi e che potrebbe registrare un rimbalzo delle quotazioni, soprattutto perché il metallo prezioso dovrebbe beneficiare della ripresa delle vendite di auto in Europa e in Giappone e dell'introduzione della normativa Euro 6 sulle emissioni” conclude Nevine Pollini.
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