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Balzo del 46% annuo per i trust della Cina

13 Febbraio 2014 14:16

financialounge -  cina settore bancario
trovalore degli asset dei trust della Cina è balzato del 46 per cento nel 2013 toccando un record di 10.900 miliardi di renminbi (circa 1.300 miliardi di euro), a conferma dell’enorme interesse degli investitori in prodotti che pagano più dei depositi bancari (anche il 10% su base annua) a fronte però di rischi di default molti elevati.

La China Trustee Association ha dichiarato proprio oggi sul suo sito web che circa 20 miliardi di renminbi (2,4 miliardi di euro) di fondi fiduciari hanno avuto difficoltà di rimborso nel 2012, pari allo 0,27 per cento del patrimonio del settore in quel momento aggiungendo che la qualità del credito degli asset in portafoglio ai trust “è molto sana e che crisi sistemiche sono impossibili", in virtù di 9,06 miliardi di renminbi (1,1 miliardi di euro) di riserve accantonate.

Agevolati dall’aiuto delle garanzie offerte sugli investimenti, i trust hanno superato le compagnie d'assicurazione diventando il più grande segmento finanziario della Cina dopo le banche. Il loro patrimonio in gestione è più che quadruplicato dall'inizio del 2010, nonostante i responsabili politici abbiano cercato di frenare i flussi di denaro al di fuori del sistema bancario ufficiale. Circa il 48 per cento dei fondi fiduciari sono stati venduti per fornire finanziamenti ai mutuatari: un quarto degli attivi è confluito nel settore delle infrastrutture, con un incremento di 1,6 punti percentuali da inizio anno, mentre il 10 per cento sono stati indirizzati al settore immobiliare.

"La mancanza di default nel corso degli ultimi cinque anni ha ulteriormente esacerbato i problemi di debito e di allocazione del capitale della Cina" ha puntualizzato Mike Werner, un analista con sede a Hong Kong di Sanford C. Bernstein & Co., che ha poi aggiunto: "Il credito ha continuato ad essere incanalato verso soggetti improduttivi e rischiosi". "È comunque improbabile che questo impressionante trend di crescita dei trust in Cina posso continuare alla luce delle azioni di governo tese a intensificare la sorveglianza del settore" ha riferito Wei Tao, un analista con sede a Pechino della China Securities Co., spiegando che il rischio sistemico è gestibile finchè la situazione economica rimarrà sotto controllo e le autorità di regolamentazione non si lasceranno sfuggire di mano la situazione.

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