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L’inaffidabilità dei dati economici della Cina

12 Febbraio 2014 10:30
financialounge -  bilancia commerciale cina dati macroeconomici esportazioni importazioni
Ci risiamo. Per l’ennesima volta i dati forniti da un dipartimento statale della Cina risultano in evidente contrasto con altri dati economici pubblicati solo pochi giorni prima.
Stavolta sono le esportazioni della Cina e la crescita delle importazioni che avrebbero inaspettatamente accelerato nel mese di gennaio, mentre l’indice Purchasing Managers (PMI), rilasciato da HSBC Holdings Plc e Markit Economics la scorsa settimana ha registrato la prima contrazione della produzione manifatturiera della Cina dopo sei mesi.

In particolare, stamani l'Amministrazione generale delle dogane cinesi ha annunciato che le spedizioni all'estero sono aumentate del 10,6 per cento rispetto all'anno precedente (dato che si confronta con la proiezione mediana degli economisti che stimavano un risicato aumento dello 0,1 per cento) mentre le importazioni hanno segnato un +10 per cento: il surplus commerciale mensile si sarebbe attestato a di 31,9 miliardi dollari, il valore più ampio di gennaio dal 2009.

Il governo di Pechino sta cercando di bilanciare le misure repressive in materia di credito per contrastare la possibile bolla immobiliare e il sistema bancario ombra con il sostegno all’espansione per puntare a un ritmo di crescita sostenibile. In questo contesto, la forza della domanda globale e nazionale alimenterebbe l’economia cinese che, tuttavia, è proiettata nel 2014 dagli analisti al ritmo più blando degli 24 anni.

"Da un lato, questi dati dovrebbe rendere i mercati più rilassati in quanto sia la domanda interna che le esportazioni dimostrerebbero che non c’è alcun rallentamento dell’economia cinese in atto" ha fatto sapere Louis Kuijs, capo economista per la Cina presso il Royal Bank of Scotland Group Plc a Hong Kong che ha poi aggiunto: "Tuttavia, abbiamo anche la sensazione che il fenomeno delle sovra- fatturazioni sia in forte aumentato dall'inizio di quest'anno".

Il confronto con i dati dell'anno precedente risulta infatti distorto a causa di fatture false per mascherare flussi di capitale ma anche per la diversa tempistica della settimana di festa del Nuovo Anno Lunare. Una discrepanza crescente che si constata pure tra i dati di Hong Kong e quelli cinesi relativi al commercio bilaterale nel mese di dicembre che risultano in palese contraddizione.
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