L’interesse verso i titoli di stato rilancia il risparmio gestito

Nonostante le turbolenze ancora presenti sui mercati emergenti e sui listini azionari, il Tesoro italiano chiude con successo la settimana di aste di titoli di Stato. Dopo quella di ieri, che ha visto assegnati 8 miliardi di euro (a fronte di 12,1 miliardi richiesti) di BOT semestrali al tasso lordo dello 0,59%, oggi è stata la volta dei Buoni poliennali a 5 e a 10 anni. Entrambe le aste hanno chiuso con successo.

Il Tesoro infatti è riuscito a collocare tutti i 4 miliardi di euro del nuovo BTP a 5 anni con il rendimento medio in discesa al minimo storico del 2,43%, in forte contrazione rispetto al 2,71% dell'asta di dicembre. Ma c’è di più: in ascesa anche l’elenco dei pretendenti con richieste che hanno sfiorato i 6 miliardi con un tasso di copertura dell’1,49 rispetto all’1,28 precedente. Molto positiva anche l’assegnazione dei BTP decennali per 3 miliardi (con un tasso di interesse al 3,81%, in netta diminuzione rispetto al 4,11% dell’asta di dicembre) e dei CCTEU scadenza 2018, collocati per 1,46 miliardi ad un tasso dell’1,79% (rispetto al 2,11% della precedente asta di novembre).

Per quanto possa sembrare paradossale, il forte interesse da parte degli investitori nei confronti dei titoli di Stato italiani, è un segnale positivo per l’industria del risparmio gestito chiamata a offrire, come ha saputo fare già nel corso del 2013, consulenza e soluzioni d’ investimento per ottimizzare il rapporto rischio/rendimento dei diversi portafogli dei risparmiatori.