consulenza finanziaria
Banche di sviluppo, un business da 30 miliardi di euro
17 Dicembre 2013 09:10

sione per la quale sono state concepite consiste nel fornire un aiuto concreto ai Paesi ad uscire dalla povertà. Tuttavia, negli anni, e a maggior ragione dopo al grande recessione del 2008 – 2009, le banche di sviluppo hanno assunto un ruolo crescente di motore di promozione del business internazionale. Infatti le istituzioni multilaterali di sviluppo, per sostenere i progetti di crescita strutturale in Africa, in Asia e in America Latina si muovono con bandi di gara internazionali per la realizzazione di opere civili, progetti infrastrutturali, e appalti per la fornitura di beni e servizi di consulenza.
Una torta che ogni anno si amplia e che l’anno scorso ha sfiorato i 40 miliardi di dollari, per la precisione 38,4 miliardi di dollari (pari a circa 30 miliardi di euro). La parte del leone spetta alla Banca mondiale con contratti dal valore complessivo di 25 miliardi di dollari, seguita dalla Asian Development Bank (6,1 miliardi), dalla Inter-American Development Bank (3,8 milairdi), dall’African Development Bank (1,8 miliardi) e dalla Bers - Banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo (1,7 miliardi). Il nostro paese figura al settimo posto nelle gare d’appalto promosse e finanziate nel 2012 dalla Banca mondiale con una quota di mercato del 3,9%, ed è preceduto in Europa soltanto dalla Germania.
Buona anche la partecipazione delle nostre aziende nelle gare d’appalto alimentate dall’African Development Bank (6,5% del totale e sesta posizione in graduatoria) e, in misura minore anche nelle iniziative della Bers e della Inter-American Development Bank ma è praticamente assente nelle gare d’appalto dell’Asian Development Bank.
Secondo gli addetti ai lavori, esiste infatti uno spazio ancora da conquistare per le aziende italiane, soprattutto quelle specializzate di piccole e media taglia che possono infatti aggiudicarsi appalti relativi ai servizi di consulenza dove i grandi gruppi internazionali non hanno interesse a partecipare.
Una torta che ogni anno si amplia e che l’anno scorso ha sfiorato i 40 miliardi di dollari, per la precisione 38,4 miliardi di dollari (pari a circa 30 miliardi di euro). La parte del leone spetta alla Banca mondiale con contratti dal valore complessivo di 25 miliardi di dollari, seguita dalla Asian Development Bank (6,1 miliardi), dalla Inter-American Development Bank (3,8 milairdi), dall’African Development Bank (1,8 miliardi) e dalla Bers - Banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo (1,7 miliardi). Il nostro paese figura al settimo posto nelle gare d’appalto promosse e finanziate nel 2012 dalla Banca mondiale con una quota di mercato del 3,9%, ed è preceduto in Europa soltanto dalla Germania.
Buona anche la partecipazione delle nostre aziende nelle gare d’appalto alimentate dall’African Development Bank (6,5% del totale e sesta posizione in graduatoria) e, in misura minore anche nelle iniziative della Bers e della Inter-American Development Bank ma è praticamente assente nelle gare d’appalto dell’Asian Development Bank.
Secondo gli addetti ai lavori, esiste infatti uno spazio ancora da conquistare per le aziende italiane, soprattutto quelle specializzate di piccole e media taglia che possono infatti aggiudicarsi appalti relativi ai servizi di consulenza dove i grandi gruppi internazionali non hanno interesse a partecipare.
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