ETP
Forti richieste per gli ETP azionari
7 Novembre 2013 10:00

nalzamento del tetto del debito degli Stati Uniti e la diminuita probabilità di un eventuale tapering della Fed già nell’ultimo trimestre di quest’anno hanno messo le ali alla raccolta degli Exchange Traded Product (ETP), cioè l’aggregato di ETF, ETC, e ETN.
Nel mese di ottobre, in particolare, i flussi globali di raccolta netta in ETP hanno raggiunto i 32,9 miliardi di dollari: da inizio anno il saldo complessivo si attesta a 194,2 miliardi di dollari, in linea con il livello record dello scorso anno. Nel decimo mese dell’anno i flussi verso il segmento azionario sono stati di 35,9 miliardi di dollari, 18 dei quali indirizzato verso prodotti specializzati su Wall Street. Da inizio anno, invece, la raccolta azionaria ha raggiunto 201,3 miliari di dollari, pari ad una crescita del 72% rispetto ai 117,0 miliardi di dollari rispetto allo stesso periodo del 2012.
Molto buoni anche i dati di sottoscrizioni verso i fondi paneuropei e emerging markets: i primi hanno raccolto 7,9 miliardi di dollari, il terzo mese record consecutivo grazie anche le migliori valutazioni di Borsa rispetto agli Stati Uniti, mentre i flussi sugli ETF azionari focalizzati sui mercati emergenti sono stati positivi per 2,4 miliardi di dollari, sebbene in diminuzione rispetto a settembre.
Per quanto riguarda poi gli ETP obbligazionari, è necessario fare una distinzione tra quelli indirizzati sui titoli di stato e quelli specializzati su altre asset class a reddito fisso. Infatti a fronte di una raccolta netta negativa mensile di 700 milioni di dollari, in gran parte dovuti al segmento dei Treasury americani, è proseguito l’interesse verso gli ETP ad alto rendimento e in grado di proteggere dal rialzo dei tassi di interesse.
In particolare, i flussi in fondi high yield bond sono stati positivi per 2,8 miliardi di dollari (il massimo degli ultimi 21 mesi) mentre gli ETP obbligazionari a tasso variabile hanno contabilizzato afflussi per 800 milioni di dollari.
Nel mese di ottobre, in particolare, i flussi globali di raccolta netta in ETP hanno raggiunto i 32,9 miliardi di dollari: da inizio anno il saldo complessivo si attesta a 194,2 miliardi di dollari, in linea con il livello record dello scorso anno. Nel decimo mese dell’anno i flussi verso il segmento azionario sono stati di 35,9 miliardi di dollari, 18 dei quali indirizzato verso prodotti specializzati su Wall Street. Da inizio anno, invece, la raccolta azionaria ha raggiunto 201,3 miliari di dollari, pari ad una crescita del 72% rispetto ai 117,0 miliardi di dollari rispetto allo stesso periodo del 2012.
Molto buoni anche i dati di sottoscrizioni verso i fondi paneuropei e emerging markets: i primi hanno raccolto 7,9 miliardi di dollari, il terzo mese record consecutivo grazie anche le migliori valutazioni di Borsa rispetto agli Stati Uniti, mentre i flussi sugli ETF azionari focalizzati sui mercati emergenti sono stati positivi per 2,4 miliardi di dollari, sebbene in diminuzione rispetto a settembre.
Per quanto riguarda poi gli ETP obbligazionari, è necessario fare una distinzione tra quelli indirizzati sui titoli di stato e quelli specializzati su altre asset class a reddito fisso. Infatti a fronte di una raccolta netta negativa mensile di 700 milioni di dollari, in gran parte dovuti al segmento dei Treasury americani, è proseguito l’interesse verso gli ETP ad alto rendimento e in grado di proteggere dal rialzo dei tassi di interesse.
In particolare, i flussi in fondi high yield bond sono stati positivi per 2,8 miliardi di dollari (il massimo degli ultimi 21 mesi) mentre gli ETP obbligazionari a tasso variabile hanno contabilizzato afflussi per 800 milioni di dollari.
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