Il boom dei veicoli a metano negli USA

C’è un aspetto della rivoluzione dello shale gas americano (ricavato tramite la frantumazione idraulica delle rocce) che non ha avuto ancora molta eco nei mezzi di informazione ma che, al contrario, potrebbe far parlare molto nei prossimi anni: il boom dei veicolo a metano. Sono due i fattori che propendono per una rapida e progressiva affermazione di questa tipologia di veicoli: i costi di alimentazione e la sostenibilità ambientale.

Infatti, da un lato il gas costa sempre meno rispetto alla benzina: basti pensare che il prezzo di un gallone di benzina è pari attualmente a 3,6 dollari (circa 0,95 dollari al litro) contro gli 1,80 dollari al gallone del gas metano (0,475 dollari al litro). Inoltre l’impatto ambientale del gas è molto più modesto e sostenibile di quello derivante dall’uso della benzina. Per fare un esempio concreto, l’area metropolitana di Los Angeles, una tra le prime ad aver adottato regole molto severe per l’abbattimento dell’inquinamento atmosferico, ha attualmente in dotazione 2.221 autobus a gas e nemmeno uno a diesel.

Resta il fatto che il fenomeno è per ora circoscritto ai pullman e ai camion ed è ancora di limitate dimensioni: i veicoli a gas sono infatti poco più di 100 mila su un totale di 240 milioni in tutti gi Stati Uniti, e le stazioni di servizio di gas naturale compresso (Cng) non più di 600 contro le 168 mila pompe di benzina in tutti gli states. Ma proprio per questo le potenzialità del mercato sono immense per i prossimi anni e, con esse, le opportunità per quelle aziende specializzate nella conversione dei motori e nella componentistica per i veicoli a gas.