Contatti

cina

Shanghai in concorrenza a Hong Kong

23 Ottobre 2013 08:00
financialounge -  cina esportazioni Hong Kong investimenti Made In Italy Shanghai
Una gigantesca area di 28,78 chilometri quadrati capace di movimentare 100 miliardi di dollari di giro d’affari l’anno. È questa la nuova sfida del Governo di Pechino con la quale intende ampliare la free trade zone (cioè la zona di libero scambio) di Shanghai. Una zona che dovrebbe aggregare l’area industriale a nord di Shanghai, l’aeroporto di Pudong, e le due free trade zone già esistenti di Wai Gao Qiao (una per la logistica e l’altra per l’import/export).

A novembre, nel corso del terzo Plenum verranno deliberate le linee guida con nuovi incentivi fiscali e lo snellimento delle procedure amministrative: si ipotizza, per esempio, l’eliminazione delle autorizzazioni per l’insediamento di nuove società, la possibilità di finanziamenti stranieri agevolati, l’azzeramento dei tassi di interesse sui prestiti, la riduzione del 15% delle tasse per le imprese già residenti nell’area, la possibilità di aprire conti off-shore, il libero accesso alle indagine finanziarie promosse da autorità straniere, la libera circolazione del renminbi.

Questa nuova free trade zone di Shanghai, che dista solo un’ora dal centro città, è inoltre una ghiotta occasione di ulteriore crescita per il made in Italy. L’export dal nostro Paese verso la Cina vede la meccanica sempre in pole position, ma è sempre più incalzata da altri filoni della migliore manifattura italiana di qualità: dalla moda (non solo i grandi marchi ma anche le griffe di seconda e terza fascia) alla ristorazione, passando per tutta la filiera agroalimentare.

Merito anche del successo del padiglione Italia all’Expo di Shanghai, che ha continuato a funzionare anche dopo la conclusione della manifestazione e che finora è stato visitato da 400 mila cinesi.
Share:
Trending