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Mercati azionari favoriti per diversi anni

22 Ottobre 2013 18:00
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Un livello di inflazione contenuto nel tempo, in particolare nei paesi sviluppati, e un ciclo di ripresa economica più lunga del solito.

Sono questi i due fattori su cui è imperniato il sentiment positivo espresso da John Greenwood, Capo economista di Invesco, nel suo Outlook trimestrale.
“Nel terzo trimestre di quest’anno sono emersi segnali di miglioramento nei dati economici dei mercati sviluppati, in particolare nel Regno Unito e in Europa, a fronte di un lieve indebolimento dell’attività economica statunitense. Ma il risanamento patrimoniale, che genera una crescita di massa monetaria e di credito più lenta del normale, e, al contempo, la presenza di capacità in eccesso per diversi anni a fronte di un tasso di crescita inferiore alla media, dovrebbero garantire una crescita economica spalmata in un ampio arco di tempo” tiene a precisare il capo economista di Invesco.

Per Greenwood, tuttavia, non mancano i nodi da sciogliere soprattutto nell’Eurozona, area nella quale le prospettive di ulteriori progressi nel 2013 e nel 2014 dipendono principalmente dal miglioramento dei dati sulle esportazioni, dal momento che la Banca Centrale Europea non ha adottato gli strumenti politici normalmente utilizzati per innescare una ripresa, come ad esempio un aumento più rapido di massa monetaria e di credito, incentivi fiscali o una svalutazione valutaria.

“Tuttavia, con la fine della recessione e l’inflazione stabilmente sotto il target, la BCE ha mantenuto invariati i propri tassi di interesse nel terzo trimestre, impegnandosi a conservarli ai livelli attuali o più bassi per un prolungato periodo di tempo. Uno scenario favorevole ai mercati in virtù del mantenimento di una situazione monetaria espansiva e di una crescita dell’economia globale che si sta gradualmente risollevando e che potrebbe durare anche un decennio, come accaduto negli anni Novanta” sottolinea Greenwood che vede quindi favoriti i mercati azionari in quanto una continua crescita del PIL potrebbe determinare un aumento moderato degli utili per diversi anni.
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