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Banca d'Italia

Il valore di Bankitalia

18 Settembre 2013 08:00
financialounge -  Banca d'Italia dividendi patrimonio
Questa volta sembra sia quella buona. Dopo tanti tentativi, sempre puntualmente archiviati senza successo, il Ministero del Tesoro pensa di riuscire a stabilire il giusto valore della Banca d’Italia. La rivalutazione delle quote dell’istituto centrale di credito italiano, può infatti generare impatti positivi sia per le entrate del Tesoro e sia per il patrimonio delle banche italiane.

Per queste ultime, infatti, la rivalutazione delle quote in portafoglio della Banca d’Italia potrebbero portare a vantaggi patrimoniali valutati dagli analisti tra i 5 e i 10 miliardi di euro. Se ciò prendesse corpo, le banche, a fronte di un netto miglioramento dei ratio patrimoniali non avrebbero necessità di ulteriori capitali e sarebbero quindi ben disposte anche a pagare le relative imposte sul plusvalore di bilancio che, sempre per gli analisti, potrebbero portare nelle casse dell’Erario italiano tra uno e 4 miliardi di euro.

Il problema, in tutti i casi, è come e quanto valutare l’istituto di credito di via Nazionale. Il capitale e le riserve valgono 22,6 miliardi di euro: se fosse questo il metodo utilizzato, la rivalutazione delle quote in cassaforte alle banche italiane e assicurazioni (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Generali, Cassa di Risparmio di Bologna, Banca Carige, BNL, MPS, Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli, Cassa si Risparmio di Parma e Piacenza) porterebbe al massimo beneficio patrimoniale stimato.

Ma secondo gli analisti più prudenti, non è escluso che, anche per evitare che la Commissione Europea possa esprimersi con un parere negativo in materia di aiuti di Stato, venga preferito il metodo basato sui dividendi attesi attualizzati che, invece, proietterebbe la rivalutazione delle quote della Banca d’Italia su livelli più contenuti.
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