banche centrali
I grandi salvataggi fruttano lauti guadagni
10 Settembre 2013 09:00

che centrali, chiamate ad essere prestatori di ultima istanza nell’ambito delle crisi bancarie o del debito sovrano, alla fine realizzano cospicui guadagni. Questa conclusione, a cui giunge un’analisi condotta dall’ufficio studi di una importante casa d’investimento tedesca, potrebbe (forse) contribuire a moderare l’opposizione popolare e il dibattito pubblico sui salvataggi finanziari delle banche e degli stati.
L’autorità monetaria di Hong Kong nel 1998 acquistò titoli per 118 miliardi di dollari di Hong Kong (HKD), compreso il 10% del colosso bancario HSBC, con un guadagno finale alcuni anni dopo di 90 miliardi di dollari HKD. La Federal Reserve, la banca centrale americana, nel 2008 ha acquistato titoli dell’istituto Bear Stearns, coinvolto pesantemente nella crisi dei mutui subprime, per circa 30 miliardi di dollari USA, con un guadagno, successivo, di 6,6 miliardi. I prestiti e gli acquisti, sempre da parte della Fed, di titoli AIG, il gigante assicurativo salvato dal fallimento dopo il crac di Lehman Brothers, hanno fatto guadagnare alla banca centrale USA ulteriori 17,7 miliardi di dollari.
Il piano di accesso alla liquidità della Banca d’Inghilterra ha prodotto un guadagno di 2,3 miliardi di sterline. Analogamente, il piano di acquisto di titoli della banca centrale britannica, che finora ha accumulato oltre 31 miliardi di sterline, dovrebbe produrre un rilevante utile netto in quasi tutti gli scenari futuri delineati dalla banca. Tra il 2009 e la fine del 2011 la BCE ha acquistato titoli di stato della zona euro per 276 miliardi di euro che, si stima, dovrebbero produrre un utile netto tra i 70 e gli 80 miliardi di euro.
L’autorità monetaria di Hong Kong nel 1998 acquistò titoli per 118 miliardi di dollari di Hong Kong (HKD), compreso il 10% del colosso bancario HSBC, con un guadagno finale alcuni anni dopo di 90 miliardi di dollari HKD. La Federal Reserve, la banca centrale americana, nel 2008 ha acquistato titoli dell’istituto Bear Stearns, coinvolto pesantemente nella crisi dei mutui subprime, per circa 30 miliardi di dollari USA, con un guadagno, successivo, di 6,6 miliardi. I prestiti e gli acquisti, sempre da parte della Fed, di titoli AIG, il gigante assicurativo salvato dal fallimento dopo il crac di Lehman Brothers, hanno fatto guadagnare alla banca centrale USA ulteriori 17,7 miliardi di dollari.
Il piano di accesso alla liquidità della Banca d’Inghilterra ha prodotto un guadagno di 2,3 miliardi di sterline. Analogamente, il piano di acquisto di titoli della banca centrale britannica, che finora ha accumulato oltre 31 miliardi di sterline, dovrebbe produrre un rilevante utile netto in quasi tutti gli scenari futuri delineati dalla banca. Tra il 2009 e la fine del 2011 la BCE ha acquistato titoli di stato della zona euro per 276 miliardi di euro che, si stima, dovrebbero produrre un utile netto tra i 70 e gli 80 miliardi di euro.
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