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Vino e gioielli made in Italy immuni alla crisi

5 Settembre 2013 10:00
financialounge -  esportazioni gioielli Made In Italy oro vino
È ormai accertato che se il nostro Paese è riuscito, almeno in parte, a limitare gli impatti della recessione più dura dal dopoguerra, deve ringraziare le esportazioni che hanno guadagnato quote nei mercati internazionali. In particolare deve essere grato a settori e a nicchie di eccellenza che tutto il mondo ci invidia e che i consumatori sanno apprezzare nei cinque continenti. Tra questi figurano senza ombra di dubbio il settore vinicolo e quello orafo.

Le esportazioni del vino prodotto in Italia dovrebbero registrare una crescita annua superiore al 6%, un tasso di sviluppo al di sopra della media mondiale stimata al +5%, con un fatturato di 4,7 miliardi di dollari. Un settore che in questi anni ha saputo ottimizzare la quantità e la qualità: ha ampliato la gamma di offerta per aggredire, con successo, i nuovi mercati emergenti, ed ha perfezionato lo standard qualitativo per aumentare fatturato e margini in quei mercati (primo fra tutti gli Stati Uniti) dove la domanda si è fatta molto selettiva.

Positivi anche i dati relativi ai gioielli made in Italy con volumi in aumento del 2,6% e valore aggiunto in crescita del 6%, trainati dalla domanda di Emirati Arabi, Svizzera e USA: gli operatori del settore sono ora più ottimisti rispetto a inizio anno grazie al forte calo delle quotazioni dell’oro che permette di pagare meno la loro materia prima e quindi di aumentare il valore aggiunto e i margini della manifattura finale.
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