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Più carte di credito, meno evasione fiscale

19 Luglio 2013 09:00
financialounge -  carte di credito commissione italia settore bancario tassi di interesse
In attesa di verificare i dettagli della Direttiva comunitaria che a fine luglio la Commissione europea adotterà sulle commissioni bancarie sulle carte di credito e di debito, come annunciato nell'articolo “La scure di Bruxelles sulle carte di credito”, uno studio dimostrerebbe la stretta relazione esistente in Italia tra carte di credito e evasione fiscale.

Il dato più importante che emerge dallo studio è che ogni 15 centesimi risparmiati su tutti i prelievi agli sportelli Bancomat, l’economia sommersa italiana accusa un ammanco di circa 23 miliardi di euro, con un conseguente recupero dell’evasione fiscale stimato in circa 10 miliardi. Una diminuzione dei costi incentiverebbe infatti la circolazione di nuove carte a discapito del contante.

Ecco perché l’obiettivo dell’Europa, e quindi anche dell’Italia, di azzerare o ridurre in modo drastico le commissioni bancarie su carte di credito e di debito (che attualmente pesano in media per lo 0,90% con punte anche dell’1,50% e che si vorrebbe portare allo 0,20%- 0,30%, diventa di fondamentale importanza per i consumatori, i distributori ma anche per l’Erario.

A una condizione, sottolineano però le associazioni dei consumatori: che alla riduzione dei costi per ogni singola transazione non sia introdotto, in parallelo da parte delle banche, un aumento del canone annuo di tenuta della carta.
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