corporate bond
Corporate bond alla prova del rating
10 Luglio 2013 09:30

olta attesa sul possibile impatto (negativo) sul mercato dei corporate bond italiani dopo il declassamento del rating dell'Italia da parte dell'agenzia americana Standard&Poor's.
L'agenzia di rating ha infatti abbassato ieri di un altro gradino il giudizio di merito sui titoli di Stato della nostra Repubblica portandolo a BBB, cioè all'ultimo livello precedente al "non investment grade". Un fatto non secondario, dal momento che a fronte di un maggior rischio, gli investitori chiedono più interessi.
Resta il fatto che proprio ieri, prima del declassamento S&P, sono state registrate richieste di sottoscrizioni per un controvalore di 4 miliardi di euro per 3 diverse emissioni obbligazionarie di società italiane: Fiat, Amplifon e Buzzi. In rampa di lancio ora, è pronto il bond delle Ferrovie dello Stato, mentre l'emissione ibrida da 2 miliardi di euro dell'Enel sarà probabilmente rimandata a tempi migliori.
L'agenzia di rating ha infatti abbassato ieri di un altro gradino il giudizio di merito sui titoli di Stato della nostra Repubblica portandolo a BBB, cioè all'ultimo livello precedente al "non investment grade". Un fatto non secondario, dal momento che a fronte di un maggior rischio, gli investitori chiedono più interessi.
Resta il fatto che proprio ieri, prima del declassamento S&P, sono state registrate richieste di sottoscrizioni per un controvalore di 4 miliardi di euro per 3 diverse emissioni obbligazionarie di società italiane: Fiat, Amplifon e Buzzi. In rampa di lancio ora, è pronto il bond delle Ferrovie dello Stato, mentre l'emissione ibrida da 2 miliardi di euro dell'Enel sarà probabilmente rimandata a tempi migliori.
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