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I settori di Wall Street
14 Giugno 2013 09:30

mesi da incorniciare. Tra il primo gennaio e il 30 maggio scorso, l’MSCI USA ha infatti guadagnato il 15,87%. Tra i settori che si sono distinti, figurano l’healthcare, i finanziari, i beni di consumo discrezionali, e i beni di consumo di prima necessità. Al di sotto della media, invece, gli industriali, il settore dell’energia, i tecnologici, quello dei materiali di base, le utilities e le telecom.
Nell’intero 2012, invece, l’MSCI USA Index guadagnò il 13,52% con i finanziari (+25,09%) a tirare la volata, seguiti dal settore dei beni di consumo discrezionali (+22,69%), dall’healthcare (+15,82%), dalle teleocm (+13,26%), dagli industriali (+13,2%), dalla tecnologia (+13,19%), dal settore dei materiali di base (+12,68%), dai beni di consumo di prima necessità (+7,73%), e dal settore energia (+1,65%): in rosso, invece, le utilites (-2,44%).
Fin qui le perfomance del passato, ma quali sono i settori più interessanti per i prossimi 6-12 mesi?
In base ai dati del primo trimestre 2013, i settori che hanno mostrato i tassi di crescita dei profitti più alti sono stati il finanziario, il telecom e quello dei beni di consumo discrezionali. Tassi di aumento degli utili più contenuti, ma comunque di segno positivo, i settori dei beni di consumo di prima necessità, quello dei materiali di base, le utilities, gli industriali, il settore dell’energia e quello dell’healthcare: in rosso soltanto il settore della tecnologia.
Su base annua, e cioè per l’intero 2013, le stime degli analisti aggiornate al 29 maggio 2013, indicano il settore telecom il candidato ad avere la crescita maggiore di profitti (+23,2%), seguito da quello dei finanziari (+18,1%), da quello dei beni di consumo discrezionali (+11,1%), da settore dei materiali di base (+9,9%) e da quello degli industriali (+6,5%).
Nell’intero 2012, invece, l’MSCI USA Index guadagnò il 13,52% con i finanziari (+25,09%) a tirare la volata, seguiti dal settore dei beni di consumo discrezionali (+22,69%), dall’healthcare (+15,82%), dalle teleocm (+13,26%), dagli industriali (+13,2%), dalla tecnologia (+13,19%), dal settore dei materiali di base (+12,68%), dai beni di consumo di prima necessità (+7,73%), e dal settore energia (+1,65%): in rosso, invece, le utilites (-2,44%).
Fin qui le perfomance del passato, ma quali sono i settori più interessanti per i prossimi 6-12 mesi?
In base ai dati del primo trimestre 2013, i settori che hanno mostrato i tassi di crescita dei profitti più alti sono stati il finanziario, il telecom e quello dei beni di consumo discrezionali. Tassi di aumento degli utili più contenuti, ma comunque di segno positivo, i settori dei beni di consumo di prima necessità, quello dei materiali di base, le utilities, gli industriali, il settore dell’energia e quello dell’healthcare: in rosso soltanto il settore della tecnologia.
Su base annua, e cioè per l’intero 2013, le stime degli analisti aggiornate al 29 maggio 2013, indicano il settore telecom il candidato ad avere la crescita maggiore di profitti (+23,2%), seguito da quello dei finanziari (+18,1%), da quello dei beni di consumo discrezionali (+11,1%), da settore dei materiali di base (+9,9%) e da quello degli industriali (+6,5%).
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