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Le valute su cui puntare

15 Maggio 2013 08:00
financialounge -  diversificazione dollaro euro franco svizzero mercati valutari portafoglio sterlina yen
C’è una curiosità per quanto riguarda gli investimenti in valute estere effettuati da inizio anno: un portafoglio opportunamente diversificato avrebbe realizzato una performance invariata nei primi quatto mesi del 2013.

In pratica, investendo in parti uguali (il 14% per l’esattezza) in fondi monetari area dollaro australiano (performance media da inizio anno al 30 aprile scorso: +0,8% in euro), area dollaro australiano (-0,88% in euro), in corone svedesi (+0,95% in euro), in corone norvegesi (-2,5% in euro), in franchi svizzeri (-1,5% i euro), in dollari USA (+0,54% in euro) e in renminbi cinesi (+2,84% in euro), il capitale finale sarebbe rimasto lo stesso di inizio anno.

Guardando però alle performance, è intuitivo capire che sarebbe bastato aumentare il peso del fondo monetario in valuta cinese e del fondo in corone svedesi a discapito del fondo in franchi svizzeri e a quello in corone norvegesi, per realizzare performance positive tra uno e due punti percentuali.

Ora, però, agli investitori non interessa il passato, quanto sapere quali possano essere le aspettative valutarie per i prossimi 6-12 mesi. Diciamo subito che, sebbene le previsioni sui cambi valutari siano le più difficili in assoluto dal momento che le variabili in gioco sono molte, la tendenza che sembra affiorare è una persistente debolezza dell’euro rispetto alle principali divise estere.

Il cambio euro/dollaro, in particolare, che attualmente viaggia intorno a 1,31, dovrebbe scivolare a 1,26 a fine anno e toccare 1,22 nel primo semestre del 2014. Il fixing euro/sterlina, che si attesta ora intorno a quota 0,84, dovrebbe salire fino a 0,91 entro l’estate per poi ripiegare leggermente a quota 0,87 entro i prossimi 12 mesi. Lievi limature anche per il corss euro-corona svedese (che dall’8,54 odierno dovrebbe diminuire fino a 8,35 nella primavera 2014), per quello con la corona norvegese (dall’attuale 7,58 al 7,40 del secondo trimestre del prossimo anno) e per il fixing euro-franco svizzero (che dall’1,22 di questi giorni dovrebbe ritornare a quota 1,20, come prestabilito dalla Banca centrale svizzera).

E per quanto riguarda lo yen? L’attuale cambio euro/yen, pari a 127 dovrebbe spingersi fino a quota 134 entro l’autunno per poi attestarsi a 131 nel primo semestre del prossimo anno.
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