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Gli impatti dei tassi di interesse

9 Maggio 2013 08:00
financialounge -  Eurozona Fondi obbligazionari francia germania indice selezione spagna tassi di interesse titoli di stato
Nell’ambito degli investimenti obbligazionari ricopre un ruolo centrale l’andamento dei tassi di interesse. In particolare, se questi tendono a salire, i prezzi dei titoli a reddito fisso scendono e viceversa. Inoltre tanto più ampia è la variazione dei tassi tanto maggiore sarà la differenza del prezzo del titolo.

Facciamo un esempio pratico.
Da inizio anno, per l’esattezza dal 1 gennaio al 26 aprile, l’indice JPMorgan EMU, il paniere obbligazionario che registra l’andamento dei prezzi dei titoli di stato dei paesi della zona euro, ha messo a segno un rialzo del 2,38%. Nello stesso periodo, però, i tassi di interesse dei titoli governativi dei singoli paesi UE e i loro rispettivi prezzi si sono mossi in modo assolutamente non identico. Il bund decennale tedesco ha visto scendere il suo tasso annuo dall’1,31% all’1,21%, quindi dello 0,10%, e il suo prezzo è salito dello 0,71%.

L’Oat a 10 anni francese, invece, ha segnato un calo dello 0,25% del tasso di interesse, dall’1,99% all’1,74%, e la sua quotazione è cresciuta dell’1,89%. Il Btp scadenza 2023 ha diminuito il tasso di interesse dello 0,44%, dal 4,49% di inizio anno al 4,05% di fine aprile, e il suo valore in Borsa si è apprezzato del 3,57%. Lo yield del Bonos decennale spagnolo è infine calato dello 0,97%, dal 5,23% al 4,26%, con un contestuale aumento del prezzo del titolo dell’8,25%.

Per un gestore di un fondo obbligazionario governativo area euro, la selezione dei titoli ha fatto la differenza perché se ha sovrappesato i governativi di Germania e Francia a discapito di quelli di Italia e Spagna ha registrato una performance inferiore all’indice JPMorgan EMU mentre se ha optato per la scelta opposta (sovrappeso di BTP e Bonos e sottopeso di Bund e Oat) si ritrova con un rendimento da inizio anno superiore al 2,38% medio di mercato.
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