beni di consumo
Shopping selettivo nei beni di consumo
29 Aprile 2013 08:00

facile scegliere tra Toyota Motor, McDonald’s, Amazon.com, Walt Disney, Daimler, Home Depot, Comcast, Honda Motor, Lvmh, Ford, Direct TV, Time Warner, Hennes& Mauritz, Vivendi, Richemont, Nike, Bmw, News Corp, Volkswagen, Starbucks, Sony, Viacom, General Motors, Carnival, Adidas e molte altre ancora.
Perché l’universo delle società dei bendi di consumo discrezionali è vasto, variegato e ricco di opportunità ma anche di rischi. I gestori di fondi specializzati che però sono riusciti a individuare più buone occasioni rispetto alle società in difficoltà, hanno potuto registrare buone performance e garantire soddisfazioni agli investitori.
Negli ultimi 5 anni, l’indice MSCI World Consumer Discretionary, ha segnato un guadagno complessivo (valore della quota più dividendi distribuiti) pari al 45,2% (cioè il 7,74% annuo composto) contro l’8,47% (+1,64% all’anno) dell’MSCI Word, il paniere dei 5.000 titoli delle Borse e dei settori di tutto il mondo. Negli ultimi 4 anni, invece, l’MSCI World Consumer Discretionary ha messo a segno un rialzo totale del 113,93% (+20,91% medio annuo) contro il 79,38% (+15,71% all’anno) dell’Msci world. Nel triennio invece, l’MSCI World Consumer Discretionary ha totalizzato un +48,34% (+14,01% annuo composto) e l’MSCI World un +25,94% (+7,97%) mentre negli ultimi 12 mesi, a fonte di un +18,37% dell’MSCI World Consumer Discretionary l’MSCI World Index non è andato oltre il +14,87%.
Nonostante queste brillanti performance, il settore dei bendi di consumo discrezionali non sembra caro. Il rapporto prezzo / utili (p/e) dell’MSCI World Consumer Discretionary viaggia attualmente intorno al 19,3, un livello ben al di sotto della sua media quinquennale che si posiziona a quota 30,3: inoltre se le previsioni sugli utili 2013 saranno rispettate, il p/e del settore potrebbe scendere nel corso dell’anno a quota 15,6.
Perché l’universo delle società dei bendi di consumo discrezionali è vasto, variegato e ricco di opportunità ma anche di rischi. I gestori di fondi specializzati che però sono riusciti a individuare più buone occasioni rispetto alle società in difficoltà, hanno potuto registrare buone performance e garantire soddisfazioni agli investitori.
Negli ultimi 5 anni, l’indice MSCI World Consumer Discretionary, ha segnato un guadagno complessivo (valore della quota più dividendi distribuiti) pari al 45,2% (cioè il 7,74% annuo composto) contro l’8,47% (+1,64% all’anno) dell’MSCI Word, il paniere dei 5.000 titoli delle Borse e dei settori di tutto il mondo. Negli ultimi 4 anni, invece, l’MSCI World Consumer Discretionary ha messo a segno un rialzo totale del 113,93% (+20,91% medio annuo) contro il 79,38% (+15,71% all’anno) dell’Msci world. Nel triennio invece, l’MSCI World Consumer Discretionary ha totalizzato un +48,34% (+14,01% annuo composto) e l’MSCI World un +25,94% (+7,97%) mentre negli ultimi 12 mesi, a fonte di un +18,37% dell’MSCI World Consumer Discretionary l’MSCI World Index non è andato oltre il +14,87%.
Nonostante queste brillanti performance, il settore dei bendi di consumo discrezionali non sembra caro. Il rapporto prezzo / utili (p/e) dell’MSCI World Consumer Discretionary viaggia attualmente intorno al 19,3, un livello ben al di sotto della sua media quinquennale che si posiziona a quota 30,3: inoltre se le previsioni sugli utili 2013 saranno rispettate, il p/e del settore potrebbe scendere nel corso dell’anno a quota 15,6.
Trending