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Le scelte telecom vincenti

27 Marzo 2013 08:00
financialounge -  settore tecnologico settori telecomunicazioni tematico
Il settore telefonico continua a soffrire i morsi della crisi economica. L’analisi sull’accesso di proprietà, alla banda larga e alle chiamate (ABC) evidenzia un calo complessivo del 6% dei ricavi nel quarto trimestre 2012 per gli operatori incumbent, cioè le imprese ex-monopoliste in mercati liberalizzati come Telefonica, Telecom Italia, France Telecom, British Telecom e Deutsche Telekom.

Gli analisti continuano tuttavia a vedere profonde divisioni tra gli operatori mobile e quelli specializzati sulla telefonia fissa, tra gli operatori del Nord Europa e quelli del Sud Europa e le compagnie via cavo. Infatti se a livello aggregato il paniere Stoxx Telecom, che raggruppa le 20 compagnie del settore telefonico europeo, evidenzia un rapporto p/e stimato 2013 a 10,67 e un dividend yield del 7,03%, esistono profonde differenze tra una società e l’altra.

Ne sono una puntuale conferma le divergenti performance tra le migliori 10 società del settore e le peggiori 10 da inizio anno. Tra il primo gennaio 2013 e l’8 marzo scorso, a fronte di un rialzo medio del 5,72% dell’indice Stoxx Telecom, i migliori titoli hanno realizzato tra il 6% e il 28%: Freenet ag (+27,86%), Tdc (+11,65%), Vodafone (+11,34%), Telenor (+10,83%), Cable & Wireless (+10,42%), Telefonica (+10,13%), Portugal telecom (+7,62%), Swisscom (+7,38%), Bt group (+7,09%) e Teliasonera (+6,09%).

Al contrario, le peggiori società nello stesso arco di tempo hanno perso tra il mezzo punto percentuale e oltre il 22%: Kpn (-22,62%), Telecom Italia (-12,01%), Belgacom (-11,73%), Tele2 (-5,75%), France telecom (-4,55%), Deutsche Telekom (-2,61%) e Telekom Austria (-0,54%).
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