mercati emergenti

Il debito dei mercati emergenti in valuta locale può svolgere un ruolo prezioso: aumentare il rendimento, aggiungere esposizione valutaria e diversificare il rischio legato ai tassi dei mercati sviluppati

Le dinamiche macroeconomiche continuano a sostenere le nazioni emergenti mentre l’inflazione in calo garantisce a molte banche centrali un certo margine di manovra per tagliare i tassi di interesse

Il miglioramento dei fondamentali, un ciclo di taglio dei tassi negli Stati Uniti e un dollaro più debole portano molteplici vantaggi per i Paesi in via di sviluppo

Angelika Millendorfer, Responsabile Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management, fa il punto sui mercati dell’Europa centrale e orientale: fondamentale una selezione attenta

Con oltre 75 paesi presenti negli indici obbligazionari emergenti, molti mercati rimangono al di sotto della soglia della turbolenza globale offrendo un rendimento interessante e spread di credito favorevoli

La casa d’investimento, che in generale mantiene una posizione neutrale sulle azioni dei Paesi in via di sviluppo, ricerca elementi distintivi e preferisce il debito emergente in valuta locale a quello in valuta forte

Brasile, Argentina e Perù sono relativamente poco esposti ai dazi statunitensi. In Cina, invece, l’attenzione è ai bond di aziende tech. Attenzione anche sull'Uzbekistan

Pictet AM, in un commento di Marco Piersimoni, indica tassi con più spazio per calare, dollaro ancora sopravvalutato, nuove rotte del commercio, commodity, e declino cinese in frenata

L'analisi di Aberdeen Investments si sofferma sui rendimenti offerti, generalmente più elevati rispetto agli emergenti core, a fronte di una duration inferiore

Gli investitori hanno mantenuto la calma, nonostante la recente escalation di tensione in Medio Oriente, confortati dai tagli dei tassi d’interesse e dalle speranze di una crescita continua nel settore tecnologico