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L’analisi

COP28, ecco a cosa devono prestare attenzione gli investitori secondo abrdn

Secondo Eva Cairns (abrdn) non è possibile accelerare la transizione energetica senza coinvolgere i principali attori nell’ambito dei combustibili fossili. Oltre 130 aziende hanno chiesto che i governi, alla COP28, definiscano un calendario per l’eliminazione dei combustibili

di Fabrizio Arnhold 22 Novembre 2023 15:13
financialounge -  abrdn cop28 decarbonizzaizone Eva Cairns

 

Per accelerare sulla transizione occorre partire proprio dai combustibili. “Il fatto che la COP28 sia ospitata negli Emirati Arabi Uniti è fonte di polemiche, considerata l’importanza dei combustibili fossili per la regione, ma a nostro avviso non è possibile accelerare la transizione energetica senza coinvolgere i principali attori nell’ambito dei combustibili fossili”, commenta Eva Cairns, Head of Sustainability Insights & Climate Strategy di abrdn. “È fondamentale tuttavia individuare un piano di transizione credibile e di definire il ruolo della cattura e dello stoccaggio della CO2 all’interno di tale piano”. Recentemente oltre 130 aziende hanno chiesto che i governi, in occasione della COP28, concordino un calendario per l’eliminazione dei combustibili fossili, attraverso la campagna "Fossil to clean".

TRIPLICARE LE RINNOVABILI ENTRO IL 2030


L’obiettivo resta sempre la riduzione graduale dei combustibili fossili. “Il presidente di COP28, il sultano Al Jaber, ha sottolineato che la riduzione graduale dei combustibili è fondamentale e che ha intenzione di annunciare una nuova alleanza globale per la decarbonizzazione per il settore energetico”, prosegue Eva Cairns. “Ha inoltre invitato tutte le parti ad aderire all’impegno di triplicare la capacità delle energie rinnovabili entro il 2030 e di raddoppiare il tasso di miglioramento dell’efficienza energetica”. Nella precedente COP27 è stato chiesto ai partecipanti di rivedere e rafforzare i propri impegni in materia di clima entro la fine del 2023, ma solo otto di essi lo hanno fatto. Secondo il Fmi, nel 2022, i sussidi globali per i combustibili fossili ammontavano a sette milioni di dollari, con un aumento di due milioni di dollari rispetto a due anni prima.

NON SOLO PROMESSE


Alla COP28, sempre secondo il gestore di abrdn, si dovrà prestare attenzione agli impegni di intervento in grado di aumentare la credibilità delle promesse, come il contrasto di quelle misure politiche che inviano segnali contraddittori alle imprese e agli investitori. “Se tali impegni verranno attuati, nei prossimi due anni le emissioni potranno finalmente stabilizzarsi”, precisa Cairns. “Un’altra considerazione essenziale riguarda il sostegno e i finanziamenti che i Paesi sviluppati devono fornire ai Paesi in via di sviluppo per la mitigazione, l’adattamento e le perdite dovute all’impatto dei cambiamenti climatici”. La COP27 ha istituito un fondo per le perdite e i danni, e un obiettivo chiave della COP28 è quello di garantirne il pieno finanziamento oltre a stabilire chi ne beneficerà.

IL FINANZIAMENTO PER IL CLIMA


Alla COP28 si dovrà rivedere anche il sistema di finanziamento per il clima da parte dei Paesi sviluppati a quelli in via di sviluppo. Il percorso doveva trovare attuazione nel 2020, ma non è stato fatto nulla. Quest’anno bisognerà non solo aumentare la somma di 100 miliardi di dollari definita tre anni fa, ma anche delineare un meccanismo che renda vincolanti finanziamenti. “È altresì indispensabile affrontare il tema di una ‘giusta transizione’ che tenga conto degli impatti sociali sulle comunità, sui consumatori e sui lavoratori – chiarisce Eva Cairns -. È probabile che questo aspetto sia fortemente presente alla COP28, dato che l'inclusione è un tema trasversale fondamentale”.

RIVEDERE LE STIME


I Paesi sviluppati hanno concordato di raddoppiare i finanziamenti per l’adattamento climatico entro il 2025, arrivando a circa 40 miliardi di dollari. Per l’esperta di abrdn, “i finanziamenti per l’adattamento climatico rimangono tristemente insufficienti e 5-10 volte inferiori alle necessità stimate”. Bisognerà trovare un equilibrio finanziario appropriato e mobilitare i finanziamenti privati. “Affrontare le questioni sollevate è cruciale per gli investitori, in quanto determina i rischi e le opportunità di investimento e guida i flussi finanziari finali”, conclude la Head of Sustainability Insights & Climate Strategy di abrdn.
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