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Capital Group: i cicli finanziari di molti Paesi sono vicini al picco, quali sono i rischi

Jens Søndergaard, Analista valutario di Capital Group, vede un dollaro in grado di riprendere forza nei prossimi 12 mesi

di Antonio Cardarelli 10 Maggio 2023 11:21
financialounge -  Capital Group Jens Søndergaard mercati

I mercati guardano all’andamento del ciclo finanziario Usa che, secondo le previsioni, entro quest’anno dovrebbe entrare nella sua fase discendente. Un particolare non da poco, se si pensa che in passato i picchi dei cicli finanziari hanno coinciso con periodi di stress finanziario. Secondo la definizione della Banca dei Regolamenti Internazionali, quando un ciclo raggiunge il picco arrivano quindi il deleveraging nel settore privato, lo scoppio della bolla immobiliare e una crescita del PIL bassa o negativa, seguiti potenzialmente da stress finanziario e crisi bancarie. Quindi, spiega Jens Søndergaard, Analista valutario di Capital Group, l’andamento del ciclo immobiliare è uno dei principali fattori alla base del ciclo finanziario, e spesso lo anticipa.

MERCATO IMMOBILIARE USA


L’esperto sottolinea come il mercato immobiliare Usa stia chiaramente entrando nella sua fase discendente. Il pronostico di Capital Group vede un calo dei prezzi reali delle case negli Usa del 20%. Secondo l’analisi di Søndergaard, la discesa dei prezzi delle case costituisce un problema grave per il ciclo finanziario USA e comporta una futura transizione dal releveraging nel settore privato a una nuova fase di deleveraging. Tuttavia, guardando l’aspetto positivo, questo mix dovrebbe contribuire a far calare l’inflazione e, secondo Capital Group, anche i tassi d’interesse. Per quanto riguarda l’altro fattore determinante alla base dei cicli finanziari – il credito privato – Søndergaard sottolinea gli effetti del caso Silicon Valley Bank e ricorda come, negli Usa, la crescita reale del credito sia ormai entrata in territorio negativo in molti mercati sviluppati, con le contrazioni più marcate registrate al di fuori degli Stati Uniti.

FASE DI DELEVERAGING


Osservando la situazione in giro per il mondo, svariati Paesi (Germania, Svizzera, Canada, Danimarca e Norvegia) hanno superato il picco dei rispettivi cicli finanziari lo scorso anno e oggi si trovano già in una fase di deleveraging. Quindi, secondo Søndergaard, i cicli finanziari di gran parte degli altri mercati sviluppati potrebbero raggiungere il proprio picco e andare incontro a un’analoga transizione più avanti nel corso di quest’anno.

IL DOLLARO PUÒ RIPRENDERE FORZA


“Le nostre stime passate indicano come non sia mai accaduto che un numero così alto di Paesi entrasse nella fase di deleveraging allo stesso tempo. Ciò rispecchia la forte correlazione tra l’andamento del mercato azionario e creditizio e del ciclo del mercato immobiliare, nonché il fatto che finora la FED ha a tutti gli effetti deciso le politiche monetarie di tutto il mondo, e può rappresentare una cattiva notizia per la crescita globale”, commenta l’esperto di Capital Group. “Qualora la previsione NIESR si rivelasse corretta ci si potrebbe attendere un indebolimento dell’euro e un suo ritorno al di sotto della parità con il dollaro statunitense tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024. Ciò indica che è troppo presto per perdere fiducia nel dollaro, che nei prossimi 12 mesi potrebbe sperimentare un’altra fase di rafforzamento”, conclude Søndergaard.
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