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Cosa aspettarsi

Per Columbia Threadneedle gli asset di rischio possono ancora scendere

È possibile un ribasso del 10% ma per Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle, potrebbe rappresentare un'opportunità di acquisto in uno scenario di recessione lieve e di breve durata

di Leo Campagna 22 Dicembre 2022 15:41
financialounge -  Columbia Threadneedle Investments mercati Steven Bell

Sta per concludersi un 2022 da dimenticare per gli investitori di tutto il mondo mentre stiamo percorrendo una fase cruciale per i mercati. L’attenzione è sulla politica monetaria statunitense, fattore determinante per le condizioni finanziarie, non solo negli Stati Uniti, ma in tutto il mondo. “I mercati al momento pensano che la Federal Reserve (Fed) statunitense possa interrompere il proprio ciclo di inasprimento all’attuale, o quasi, livello dei tassi di interesse”, commenta Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments, nel suo weekly market outlook.

IL LIVELLO MASSIMO DEI TASSI USA


I mercati in questa fase stanno infatti valutando il livello massimo del tasso dei Fed Funds (fondi federali) al 4,84%, cioè poco al di sopra dell'attuale tetto massimo del 4,5%. Nell’ultima settimana si è vista una contrazione di 15 punti base (-0,15%) del picco previsto mentre ci si aspetta che i tassi possano scendere verso il 4% entro l'inizio del 2024. Peccato che la scorsa settimana la Fed abbia aumentato i tassi e, soprattutto, abbia alzato al 5% il tasso previsto per la fine del 2023.

L’OTTIMISMO SUI TASSI DI INTERESSE


Da dove deriva questo ottimismo del mercato riguardo i tassi d'interesse?  Il dato dell'indice dei prezzi al consumo (IPC) statunitense della scorsa settimana è risultato inferiore per il secondo mese consecutivo alimentando la prospettiva che l’inflazione sia in tendenziale calo. La Fed ha analizzato queste buone notizie, appurando che i miglioramenti sul fronte del carovita sono riconducibili alla riduzione dei prezzi dell'energia, dei beni in generale e dell'assistenza sanitaria.

LE INCOGNITE SUL MERCATO DEL LAVORO


Tuttavia, fa sapere Bell , la banca centrale USA resta pessimista sul mercato del lavoro. Un ambiente piuttosto rigido dove desta preoccupazione il divario record tra l'inflazione salariale di chi cambia lavoro e di chi lo mantiene. “Un gap tale, quest’ultimo, da imporre alle aziende un aumento delle retribuzioni del personale esistente per evitare di perderlo a favore dei concorrenti”, spiega il manager di Columbia Threadneedle aggiungendo che non esistono altre possibilità: o il mercato del lavoro si ammorbidirà, giustificando l'ottimismo dei mercati, o l'inflazione si dimostrerà persistente, giustificando un aumento dei tassi da parte della Fed.

UN IMPATTO NEGATIVO SUI MERCATI


In entrambi gli scenari potrebbe materializzarsi un impatto negativo sui mercati finanziari. Nel caso in cui si avrà un indebolimento del mercato del lavoro statunitense all'inizio del prossimo anno e si entrerà in recessione, è probabile un calo di spesa dei consumatori con conseguente contrazione dei margini di profitto. L'1% di riduzione dei margini equivarrebbe all'11% in meno di utili societari per l’indice S&P 500. Qualora invece il mercato del lavoro rimanesse resiliente la Fed continuerà a inasprire le sue misure, con uguale effetto negativo sui mercati.

REALISTICO UN RIBASSO DEL 10%


“Siamo convinti che gli asset di rischio possano proseguire la discesa. Anche se ci trovassimo in prossimità della fine del mercato orso, una prospettiva realistica è un ribasso del 10%. Uno scenario che, tuttavia, potrebbe rappresentare un'opportunità di acquisto, dal momento che le nostre previsioni delineano una recessione lieve e di breve durata”, conclude il Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments.
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