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La giornata dei mercati

Finale in rally per le Borse europee sull’onda dell’inflazione USA in rallentamento

Francoforte guida i rialzi con l’indice DAX che recupera i 14.000 punti, seguita da Milano e Parigi in rialzo intorno al 2 %. Il dato USA ha riacceso le speranze che la Fed possa rallentare il ritmo dei rialzi dei tassi

di Virgilio Chelli Aggiornato al 10/11/2022 17:20
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10/11/2022 17:20


Finale in rally per le Borse europee che si uniscono al movimento corale dell’azionario globale dopo il dato sull’inflazione USA di ottobre sotto le attese sia nella componente generale che in quella core, che esclude alimentari e energia, ed è guardata con particolare attenzione dalla Fed. La speranza è che la banca centrale prenda atto che la stretta monetaria sta facendo effetto e che possa addirittura limitare il nuovo atteso rialzo a dicembre a soli 50 punti base.

Francoforte guida i rialzi europei con l’indice DAX che riagguanta i 14.000 punti per la prima volta da inizio giugno, seguita da Milano, dove l’FTSE Mib viaggia sopra i 24.000 punti, e da Parigi, con l’indice CAC 40 che ha recuperato i 6.500 punti. A Milano come su altre piazze si distinguono in particolare i titoli legati alla tecnologia con il settore in rialzo generalizzato di circa il 5% e Nexi in evidenza con un più 6%.

Il dato americano ha avuto un impatto anche sul forex, con il dollaro ben sotto la parità sull’euro e in calo di circa l’1% rispetto alle principali valute, mentre sul mercato obbligazionario scendono i rendimenti dei titoli di Stato, con quello dell’italiano BTP schiacciato sul 4%.

10/11/2022 11:45


Le Borse europee proseguono in calo unendosi a un movimento generalizzato dell’azionario globale che vede però i futures di Wall Street galleggiare appena sopra la parità, in attesa del dato sull’inflazione USA in uscita un’ora prima dell’inizio degli scambi a New York. Si guarda al dato USA per le indicazioni che potrebbe dare sulle future mosse della Fed e sulle indicazioni della banca centrale su una possibile pausa, vista come sempre meno probabile a breve, nella stretta monetaria. Restano sotto i riflettori anche le elezioni di midterm americane mentre gli investitori valutano le possibili conseguenze del disastro che ha investito l’universo delle criptovalute.

Mercati e analisti puntano a un ulteriore lieve rallentamento dell’inflazione USA a ottobre per il quarto mese, a un tasso annuale dell’8%, che rappresenterebbe un minimo da febbraio, dopo l’8,2% di settembre. Il dato Core, molto guardato dalla Fed, che esclude alimentari e energia, è invece atteso al 6,5%, appena sotto il massimo di 40 anni del 6,6% toccato il mese prima. Mese su mese invece i prezzi al consumo sono attesi in accelerazione allo 0,6%, trainati dal prezzo della benzina, mentre l’indice Core dovrebbe rallentare allo 0,5%. In ogni caso il dato dovrebbe segnalare pressioni inflazionistiche sostenute soprattutto nel settore dei servizi.

Anche a Milano si guarda alle notizie in arrivo dagli USA con l’indice FTSE Mib che si muove in negativo ma attorno alla parità, con Iveco che arretra dopo il balzo di ieri, mentre Poste spicca in rialzo su segnali positivi arrivati dalla trimestrale. Nel resto d’Europa la tedesca Synlab cade a Francoforte dopo utili trimestrali sotto le attese mentre la Britannica Domino's Pizza mantiene le stime di utili per l’intero anno nonostante il calo dell’8% del fatturato trimestrale. La farmaceutica AstraZeneca batte le stime degli analisti in termini sia di utili che di ricavi nel terzo trimestre.
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