La giornata dei mercati

Borse europee miste nel finale senza direzione, Milano tiene meglio

Gli investitori hanno preferito non prendere posizione in attesa dell’esito finale delle elezioni USA e anche in vista del dato di domani sull’inflazione USA di ottobre. Milano tiene meglio e finisce di poco in positivo.

di Virgilio Chelli Aggiornato al 09/11/2022 17:45

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09/11/2022 17:45


Borse europee più o meno dove erano partite nel finale di sedute con l’indice Stoxx 600 in lieve calo insieme a Francoforte e Parigi mentre Milano insieme a Madrid si tiene appena in territorio positivo. Pesanti le azioni legate ai viaggi e al tempo libero mentre utility e titoli della sanità si sono mossi in rialzo.

Gli occhi degli investitori, in attesa di capire i risultati definitive delle elezioni di midterm americane e se i Democratici riescono a conservare una risicata maggioranza al Congresso, ora sono puntati sul dato sull’inflazione USA di ottobre in arrivo domani un’ora prima dell’apertura di Wall Street.

Anche le trimestrali rimangono un fattore chiave per i movimenti di prezzo in Europa, con Adidas, Bilfinger, Commerzbank, E.On, Siemens Healthineers, ABN Amro e Ahold Delhaize che hanno pubblicato i risultati prima dell’apertura. In particolare Commerzbank ha deluso le aspettative con utile in calo e la previsione di costi più elevati mentre ha mantenuto l’outlook per l’anno.

09/11/2022 16:00


Dopo tre giorni al rialzo i principali indici di Wall Street hanno aperto in calo contenuto sotto il punto percentuale, tenuti in sospeso dall’incertezza sull’esito finale delle elezioni di mid term, che saranno ben definiti probabilmente a giorni, vista la distanza ridotta tra Repubblicani e Democratici. Le speranze degli investitori puntavano a una vittoria repubblicana, non per preferenza politica ma per il fatto che sin dal 1951 la combinazione di un presidente Dem e di un congresso diviso se non tutto Rep hanno coinciso con un rialzo del 17% dello S&P 500 nell’anno successivo contro la media del 12%. Inoltre il mercato preferisce non prendere posizione in attesa del dato di domani sull’inflazione USA a ottobre, che potrebbe dare segnali sulle future mosse della Fed.

Le Borse europee proseguono la seduta più o meno sulla stessa linea di inizio giornata, con i principali indici che viaggiano in territorio negativo ma contengono i cali sotto il mezzo punto percentuale o anche meno. A Milano l’indice FTSE Mib si muove intorno alla parità poco sotto i 23.700 punti mantenendosi sui massimi da inizio giugno. A Francoforte e Parigi il ribasso è modesto ma più accentuato mentre Madrid si muove frazionalmente in territorio positivo. Londra poco sotto la parità. Anche i rendimenti dei titoli di Stato sono praticamente fermi sulle due sponde dell’Atlantico mentre l’euro si tiene un soffio sopra la parità con il dollaro.

09/11/2022 11:25


I principali indici azionari europei viaggiano in territorio frazionalmente negativo così come i futures di Wall Street con gli investitori che continuano a guardare ai risultati delle elezioni di mid term in USA, da cui sinora emerge soprattutto che non c’è stata l’onda rossa repubblicana, mentre resta comunque in bilico il controllo del Congresso a due anni dalle presidenziali. I trader inoltre preferiscono non posizionarsi in attesa del dato in uscita domain sull’inflazione USA a ottobre, che potrebbe segnalare se e quanto la Fed intenda spingersi nella stretta monetaria per raffreddare un’economia in surriscaldamento.

Sul fronte societario, la Britannica Taylor Wimpey registra un calo del fatturato e riduce le previsioni di nuove costruzioni, mentre l’italiana Iveco al contrario ha migliorato le stime per il risultato dell’intero anno. Il produttore di petrolio e gas del Mare del Nord Ithaca Energy ha confermato la stima di una capitalizzazione di 2,5 miliardi di sterline per l’IPO di oggi a Londra.

A Milano l’indice FTSE MIB cede circa un quarto di  punto percentuale ma tiene comunque sopra i 23.600 punti mantenendosi vicino ai massimi da inizio giugno con gli investitori che anche a Piazza Affari preferiscono non prendere posizione in attesa di risultati certi delle elezioni di mid-term americane e del dato USA di domani. Performano bene materie prime e utility bilanciando in parte le perdite dei titoli dei consumi discrezionali. A livello di singoli titoli, Saipem spicca in rialzo e estende a quasi il 60% il rally messo a segno finora nell’ultimo trimestre dell’anno. Sul versante opposto, Telecom Italia cede qualcosa con i trader che continuano a monitorare le notizie sul possibile buyout da parte di Cdp per la fusione degli asset di linea fissa in un unico operatore nazionale di rete.

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