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Titoli di stato USA? Per BlackRock sono da sottopesare

Gli esperti del BlackRock Investment Institute ritengono che i rendimenti dei Treasury USA abbiano ancora spazio per salire e sostengono che non possano essere un rifugio sicuro quando arriverà la recessione

di Leo Campagna 20 Ottobre 2022 19:00
financialounge -  BlackRock T-bond

I timori di recessione nei mercati sono in rialzo. Di solito, gli investitori si coprono da questo rischio con obbligazioni sovrane. Tuttavia, il BlackRock Investment Institute (BII) ritiene non adeguato questo approccio.

CERCARE DI DOMARE L’INFLAZIONE


Come mai? In primo luogo, le banche centrali stanno aumentando i tassi per cercare di domare l'inflazione, causando recessione. In secondo luogo, è improbabile che possano tagliare i tassi, come fanno normalmente nelle recessioni, a causa dell'inflazione persistente. In terzo luogo, è probabile che gli investitori richiedano una maggiore compensazione per il rischio di detenere titoli di Stato in un contesto di elevati carichi di debito. Risultato: BII preferisce restare sottopesato sui Treasury.

POLITICA, INFLAZIONE E DEBITO


Gli esperti di BlackRock vedono i rendimenti a lungo termine in aumento nei mercati sviluppati alla luce dei fattori politici, dell’inflazione e del debito. Le banche centrali nel nuovo regime devono affrontare un compromesso più netto tra crescita e inflazione rispetto al passato. Tuttavia, non riconoscono che il costo di riportare i prezzi al consumo  agli obiettivi stia innescando una recessione.

GLI INVESTITORI CHIEDERANNO RENDIMENTI PIU’ GENEROSI


“E’ probabile che fermeranno gli aumenti dei tassi ma lo faranno quando non avranno fatto abbastanza per riportare l'inflazione fino all'obiettivo. Questo implica che non saranno in grado di iniziare ad allentare la politica monetaria. Un contesto nel quale gli investitori richiederanno premi a termine più elevati per le obbligazioni a lungo termine”, spiegano i manager di BII.

LA FASE DELLA GRANDE MODERAZIONE È FINITA


Nella fase della cosiddetta ‘Grande Moderazione’, un periodo di crescita costante e inflazione, le banche centrali avrebbero allentato la politica monetaria in corrispondenza dei segnali di contrazione della crescita. Peccato che quell'era sia finita. Ora le banche centrali sono destinate a indurre recessioni restringendo eccessivamente la politica monetaria. “In questa recessione guidata dall'offerta, l'inflazione elevata e l'aumento dei tassi possono rompere il fragile equilibrio in cui gli investitori hanno tollerato un aumento dei carichi di debito e hanno rinunciato a un premio a termine più elevato, o una compensazione per il rischio di detenere obbligazioni a lungo termine. Il Regno Unito ha offerto un assaggio di tutto questo” spiegano i professionisti del BII.

FORTE CORRELAZIONE TRA RENDIMENTI USA E AZIONI


Ma c’è di più. I rendimenti obbligazionari statunitensi sono i più positivamente correlati alle azioni degli ultimi due decenni su base continuativa di 90 giorni. “Prevedendo che tale correlazione rimanga positiva” aggiungono gli esperti di BlackRock “questo cancella il ruolo delle obbligazioni come diversificatori di portafoglio. Non riteniamo che i rendimenti a lungo termine riflettano la probabile persistenza dell'inflazione e il conseguente aumento dei premi a termine”.

PIACE IL CREDITO DI ALTA QUALITA’


Il BII è neutrale sulle obbligazioni dell'area dell'euro poiché ritiene che le aspettative per gli aumenti dei tassi della Banca centrale europea siano troppo aggressive. Ma sottopesa le obbligazioni italiane perché l'Italia condivide alcune delle vulnerabilità del Regno Unito: il peggioramento dei fondamentali a causa di un disavanzo delle partite correnti e un pesante onere del debito. “Preferiamo le obbligazioni indicizzate al carovita sia dal punto di vista tattico che strategico, poiché non scontano un'inflazione persistente. Ci piace il credito di alta qualità: a nostro avviso, bilanci aziendali solidi dovrebbero limitare i rischi di insolvenza anche in una recessione” concludono i manager di BlackRock.
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