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L'analisi

Candriam: come difendere le pensioni dall’inflazione

Fabrice Sauzeau, Deputy Head of Pension & Insurance relations di Candriam analizza l’impatto dell’inflazione sulle pensioni

di Anna Patti 19 Ottobre 2022 07:55
financialounge -  Candriam Fabrice Sauzeau inflazione Morning News pensioni

Il continuo aumento dell’inflazione sta mettendo a dura prova le economie di tutto il mondo così come gli individui, le imprese e le istituzioni. I pensionati sono tra i soggetti più vulnerabili agli effetti dell’inflazione in quanto i prezzi dei beni e dei servizi diventano sempre più inaccessibili rispetto al livello delle loro pensioni, che spesso non riescono a tenere il passo dell’inflazione stessa. Spesso gli aumenti delle pensioni non sono adeguati alla crescita dei prezzi di beni e servizi. L’indicizzazione dei benefit all’inflazione può però mettere sotto pressione i fondi pensione.

PENSIONI PUBBLICHE E PROTEZIONE DALL’INFLAZIONE


Fabrice Sauzeau, Deputy Head of Pension & Insurance relations di Candriam, dice che la maggior parte della protezione dagli effetti dell’inflazione proviene da pensioni statali. Dunque, sostiene Sauzeau, i più vulnerabili all’inflazione sono coloro che vivono in Paesi come il Belgio, la Germania, il Regno Unito e gli Stati Uniti dove le pensioni statali sono basse e vengono solitamente integrate con il reddito pensionistico aziendale, che contribuisce a coprire i costi della vita durante il pensionamento. Nei Paesi in cui le pensioni statali obbligatorie, in media, rappresentano la maggior parte delle entrate dei pensionati, l’indicizzazione all’inflazione è soggetta anche ad altre considerazioni relative al disavanzo corrente o futuro del sistema.

PROTEZIONE NON PERFETTA


L’esperto di Candriam sottolinea che i regimi pensionistici professionali istituiti negli ultimi decenni offrono un livello di indennità inferiore al precedente, inoltre le entrate dei futuri pensionati sono più legate all’andamento dei mercati che alle variazioni del costo della vita. In conclusione anche al di fuori dei regimi contributivi definiti, la protezione dall’inflazione non è perfetta al 100%.

COME MITIGARE L’IMPATTO DELL’INFLAZIONE


Esistono diversi tipi di investimenti che possono mitigare specificamente l’impatto complessivo dell’inflazione su un portafoglio individuale o istituzionale. L’esperto di Candriam ritiene che, attualmente, la migliore copertura contro gli aumenti inaspettati dell’inflazione sia rappresentata dalle obbligazioni indicizzate all’inflazione, preferibilmente per l’estremità corta della curva. La maggior parte di queste obbligazioni sono emissioni sovrane, che comportano un rischio di inadempienza minimo. Gli swap sull’inflazione offrono lo stesso tipo di protezione sfruttando l’esposizione all’inflazione di un portafoglio di investimenti. Questi investimenti possono essere utilizzati come uno strumento efficace contro gli improvvisi aumenti dell’inflazione, anche se offrono un limitato potenziale di rendimenti addizionali.

I LIMITI DI SWAP E OBBLIGAZIONI INDICIZZATE


Anche se sono di gran lunga il modo più efficace e "puro" per ridurre il rischio di inflazione, questi tipi di strumenti finanziari hanno anche i loro limiti. Innanzitutto solitamente è troppo costoso acquistare copertura se il mercato aveva già scontato elevate aspettative di inflazione e la successiva domanda di obbligazioni e swap indicizzati all'inflazione si riflette già nei loro prezzi. In secondo luogo, è la loro sensibilità ad altri fattori di rischio, che può comportare un disallineamento tra l’esposizione all’inflazione interna degli investitori e la minore profondità di mercato. Va tenuto presente che, nel breve termine, anche l’andamento delle obbligazioni indicizzate all’inflazione può fortemente deviare dall’inflazione.

IMMOBILI


Riguardo agli immobili e alle infrastrutture va detto che questi offrono una copertura parziale contro l’inflazione perché alcuni dei loro ricavi sono direttamente o indirettamente legati all’inflazione. Il prezzo di tali asset è collegato anche ad altri fattori come i tassi di interesse, che possono compensare l’aumento dei redditi dovuto all’inflazione. Ma, in definitiva, tutti questi attivi dovrebbero fornire un rendimento in eccesso al di sopra dell’inflazione nel corso del ciclo economico. Nella maggior parte dei casi l’indicizzazione dell’inflazione è una caratteristica degli accordi di locazione, quindi ogni aumento dell’inflazione si riflette normalmente in automatico nei livelli degli affitti e del reddito operativo netto, nella maggior parte dei casi su base annua, fornendo una copertura diretta.

INFRASTRUTTURE


Le infrastrutture coprono una serie di investimenti, tra cui energia, trasporti e servizi pubblici, caratterizzati in molti casi da flussi di reddito regolamentati e prevedibili e da elevati ostacoli all’accesso. Tali investimenti possono offrire una protezione contro l’inflazione. I ricavi delle società pubbliche regolamentate che gestiscono acqua ed energia sono spesso legati all’inflazione per legge. Tuttavia, non tutte le infrastrutture beneficiano di queste condizioni.

COME DIFENDERE GLI INVESTIMENTI AZIONARI DALL’INFLAZIONE


Fabrice Sauzeau, Deputy Head of Pension & Insurance relations di Candriam sostiene che nonostante l’elevato regime inflazionistico tra la seconda metà del 2021 e il 2022 sia stato accompagnato da cali dei mercati azionari, una moderata inflazione che non superi le aspettative attuali non danneggerebbe necessariamente i rendimenti delle azioni. “Dobbiamo innanzitutto rilevare che l’equilibrio tra contributi, prestazioni e rendimenti degli investimenti deve essere raggiunto nel lungo termine, il che significa operare una pianificazione per la durata media della vita umana. Con un tale orizzonte temporale ha senso assumere alcuni rischi e investire in classi di attivi con rendimenti attesi maggiori, come le azioni” dice Sauzeau. “Fintanto che l’attuale regime di inflazione non deraglia come negli anni ‘70 e ‘80, conclude l’esperto di Candriam, le azioni dovrebbero continuare a offrire rendimenti interessanti, se adeguati all’inflazione”.
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