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La giornata dei mercati

Wall Street appesantita da commenti Fed, si amplia il calo delle Borse Europee

Le parole da falchi di un paio di governatori fanno girare in calo le azioni USA e l’Europa accentua il calo di una seduta già negativa per dati economici che puntano alla recessione e verbali allarmati della BCE

di Virgilio Chelli Aggiornato al 06/10/2022 17:30
financialounge -  borse la giornata dei mercati mercati

06/10/2022 17:30


Ci hanno pensato un paio di esponenti della Fed a peggiorare nel pomeriggio la situazione delle Borse, che fanno sempre più fatica a riannodare le fila del mini rally di inizio settimana. Il presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari ha detto che la Banca Centrale è ancora abbastanza lontana dal contenere l’inflazione, mentre la Presidente della Fed di Cleveland Fed Loretta Mester ha parlato di un’inflazione americana insopportabilmente elevata. Ad alimentare le aspettative d’inflazione ci pensa anche il prezzo del petrolio, che tiene i massimi dopo il balzo del 10% seguito alla decisione di OPEC+ di tagliare la produzione, nonostante le pressioni USA per evitarlo.

Il tutto ha spinto gli indici di Wall Street in territorio negativo dopo una partenza piatta, mentre l’Europa ha accentuato il calo, alimentato da una raffica di dati negativi sui vari fronti dell’economia, dalle vendite al dettaglio, alle costruzioni, agli ordini all’industria in Germania, che puntano alla recessione, mentre i verbali della BCE hanno confermato la determinazione a combattere l’inflazione. La miscela di economia in frenata e stretta monetaria non è evidentemente il miglior carburante per i mercati azionari, che infatti in Europa si sono portati ai minimi di seduta per poi recuperare qualcosa, cancellando comunque il tentativo di rimbalzo dell’apertura.

Ora gli occhi degli investitori restano puntati sul dato sull’occupazione USA di settembre che esce domani un’ora prima dell’apertura di Wall Street. Oggi i numeri sui sussidi di disoccupazione americani hanno segnalato qualche raffreddamento del mercato del lavoro, ma le speranze che escano indicazioni abbastanza forti da indurre la Fed a diventare più tollerante si sono decisamente ridotte rispetto a qualche giorno fa.

06/10/2022 16:00


I dati settimanali sui sussidi di disoccupazione, usciti poco sopra le attese, offrono qualche supporto a Wall Street alle prime batture, soprattutto sul Nasdaq, ma non bastano a far recuperare il sentiment che aveva animato il mini-rally di ottobre. Il mercato guarda al dato di domani sull’occupazione di settembre per capire se può alimentare le speranze di una Fed più morbida nei rialzi dei tassi. In Europa intanto continunano a prevalere i segni meno dopo nuovi dati economici negativi e i verbali della riunione della BCE di settembre.

Il resoconto conferma le preoccupazioni di Lagarde e colleghi per un’inflazione tenace e prevista in costante rialzo, che richiede un’azione decisa sui tassi di interesse per essere contrastata. Inoltre, dopo dati negativi su vendite al dettaglio e attività delle costruzioni, anche gli ordini all’industria in Germania hanno mostrato una flessione mensile del 2,4% ad agosto, andandosi ad aggiungere alle indicazioni di una recessione incombente in Europa.

Il mix di politica monetaria aggressiva per combattere l’inflazione e di un’economia in frenata su tutti I fronti non è l’ideale per il mercato azionario europeo, che ha perso per ora anche il traino positivo fornito da Wall Street a inizio settimana. Neanche i prezzi di petrolio e gas, che tengono sui massimi recenti, offrono molto sollievo. Milano resta la peggiore in Europa anche se limita le perdite sotto il punto percentuale.

06/10/2022 11:30


Le azioni globali continuano a non riuscire a riprendere il filo del mini rally di ottobre e gli indici fanno fatica a restare agganciati alla parità con Milano sempre penalizzata in Europa, insieme ai BTP, dalla minaccia di downgrade di Moody’s se il Pnrr non verrà attuato come previsto. Gli occhi degli investitori sono sempre puntati sul dato sull’occupazione USA a settembre, la cui lettura potrebbe indurre la Fed ad ammorbidire i toni, ma anche ad aumentare la determinazione a contrastare l’inflazione costi quel che costi, anche una dolorosa recessione.

In particolare, nell’Eurozona le vendite al dettaglio hanno registrato il terzo calo mensile consecutivo, mentre l’attività del settore delle costruzioni ha sofferto il quinto arretramento mensile di seguito, tutti dati che puntano a una recessione in arrivo, con probabile epicentro in Germania, che si è però protetta unilateralmente dalle possibili conseguenze del caro-gas. E proprio di come contenere i prezzi energetici parlano oggi a Praga i leader europei in un summit informale, vale a dire non in grado di prendere decisioni ufficiali.

Ursula von der Leyen ha ribadito la linea favorevole al tetto dei prezzi. Intanto il prezzo del gas resta sostenuto ad Amsterdam e soprattutto mostra una curva ascendente sulle scadenze dei mesi successivi a novembre, mentre anche il petrolio si tiene sui massimi recenti dopo l’annuncio dei tagli produttivi da parte di Opec+.
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