Contatti

Cosa aspettarsi

Morgan Stanley IM: dopo un risveglio brutale per i mercati la prospettiva è ancora volatilità

Morgan Stanley Investment Management fa il punto su bond e azioni dopo il sogno estivo svanito di un ritorno del Toro. Il mercato dei tassi ormai prezza la stretta e la determinazione delle banche centrali

di Virgilio Chelli 28 Settembre 2022 12:58
financialounge -  Morgan Stanley Investment Management

I bei tempi durano poco, dopo un luglio in forte ripresa i mercati ad agosto hanno flirtato con sogni di ritorno del Toro, ma solo per tornare brutalmente indietro con azioni, rendimenti e spread tornati verso i minimi di giugno. L’ottimismo circa un atterraggio morbido dell’economia è stato seriamente compromesso, le vendite si sono abbattute sull’S&P 500 e gli spread si sono riallargati ampiamente. La crisi energetica in Europa, tensioni in USA sul mercato del lavoro, hanno riportato le banche centrali sul piede di guerra contro l’alta inflazione, con cui dovranno confrontarsi i mercati nel futuro prevedibile.

PRIORITÀ ALLA LOTTA ALL’INFLAZIONE


Per il Global Fixed Income Bulletin di Morgan Stanley Investment Management si tratta di un brutale ritorno alla realtà per bond e anche azioni. Tutti i dubbi sulla determinazione delle banche centrali a dare priorità alla lotta all’inflazione rispetto alla crescita sono stati cancellati a partire dall’intervento a Jackson Hole del presidente della Fed Powell, che è sembrato determinato a sostenere anche il costo di una recessione, a cui si sono aggiunte BCE e Bank of England.

FINO A MISSIONE COMPIUTA


Le politiche monetarie globali sono diventate decisamente restrittive e destinate a restarlo fino a che la missione di abbattere l’inflazione sarà compiuta. Il sogno di mezza estate di un ammorbidimento si è dissolto e sui mercati continuano le montagne russe, sottolinea Morgan Stanley IM. Il risultato finora si è concretizzato in un ‘mini’ mercato Orso per bond e azioni accompagnato da un ulteriore rialzo del dollaro. E’ salito il rendimento del Treasury ma anche quelli dei titoli di Stato in Europa, su attese di stretta monetaria che continua.

IL FUTURO RISERVA ANCORA VOLATILITÀ


Anche i rendimenti reali si sono mossi al rialzo. Le attese d’inflazione e le fluttuazioni del premio di rischio sul reddito fisso normalmente generano volatilità sui rendimenti nominali, mentre il rialzo del dollaro è un fenomeno più complesso collegato al pesante deterioramento dei conti con l’estero sia in Europa che in Asia, accompagnato da deflussi di capitali. Il futuro riserva volatilità, secondo il Bulletin di Morgan Stanley IM, anche se non necessariamente estrema.

I MERCATI ACCETTANO LA NUOVA GUIDANCE


Le banche centrali continuano a farsi guidare dai dati. Morgan Stanley IM ritiene che l’inflazione complessiva arretrerà in USA e in molte altre parti del mondo, ma probabilmente non in Europa. L’economia planetaria sta rallentando mentre le banche centrali continuano sulla strada della restrizione monetaria. La buona notizia è che i mercati sembrano accettare la guidance delle banche centrali, implicando aggiustamenti al rialzo meno frequenti e di minor dimensione.

QUADRO ANCORA PIENO DI INCERTEZZE


Per quanto riguarda la possibilità di un atterraggio morbido resta il punto interrogativo. Il mercato dei tassi sembra aver prezzato la restrizione monetaria ma per le banche centrali non sarà agevole far scendere l’inflazione con la strumentazione di cui dispongono. Per cui Morgan Stanley IM continua a vedere rischi sulla parte breve della curva dei tassi, con la situazione che rimane particolarmente problematica in Europa. Alla fine la prospettiva più certa rimane la volatilità in un quadro ancora pieno di incertezze.
Share:
Trending