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L'analisi

Candriam: cresce la preoccupazione per il rallentamento della crescita

Nadège Dufossé, Global Head of Multi-Asset di Candriam analizza la situazione attuale con particolare riferimento all’inflazione e al possibile rallentamento economico

di Anna Patti 27 Luglio 2022 19:00
financialounge -  Candriam Nadège Dufossé rallentamento economico

L’aumento dei prezzi continua a sorprendere al rialzo, ma la dinamica è cambiata e dovrebbe rallentare nei prossimi mesi. Secondo Nadege Dufossè, Global Head Of Multi Asset di CANDRIAM, l’inflazione fuori controllo sembra essere un problema secondario per i mercati come dimostrato dal livello dell’IPC di giugno attestatosi al 9,1% negli Stati Uniti.

LA LOTTA ALL’INFLAZIONE


La credibilità delle banche centrali nella battaglia contro l’inflazione e le preoccupazioni per la crescita aumentano la pressione al ribasso sui rendimenti obbligazionari. Inoltre, i dati macroeconomici statunitensi hanno sorpreso negativamente, un fattore in genere associato a un calo dei rendimenti obbligazionari USA. CANDRIAM, asserisce Dufossè, mantiene un approccio bilanciato prima di posizionarsi per la prossima fase del ciclo “a prescindere da che si tratti di un soft o hard landing”. In generale dice l’esperto di CANDRIAM mantengono una posizione neutrale sull’azionario e da questa primavera, abbiamo gradualmente aumentato la duration dell'esposizione obbligazionaria. Inoltre, prevediamo che, in un contesto di volatilità, gli investimenti alternativi continueranno a sovraperformare gli asset tradizionali.

LE PROSPETTIVE PER L’AZIONARIO


I prezzi del gas in Europa dovrebbero rimanere alti ancora a lungo perché i mercati prevedono una perturbazione più prolungata rispetto a quella avvenuta dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Nadege Dufossè sottolinea che, dato lo sfavorevole rapporto rischio-rendimento, CANDRIAM ha ridotto l’esposizione alle azioni dell’Eurozona. L’esperto aggiunge che le prospettive per l’azionario continuano a deteriorarsi dato che ricavi, margini e utili potrebbero essere rivisti a ribasso per l’inflazione e il rallentamento economico.

LE OPPORTUNITA’ NEL SETTORE SANITARIO


Come sottolinea Dufossè il settore sanitario dovrebbe garantire una certa stabilità perché non ha subito alcun impatto negativo dalla guerra, ha carattere difensivo, dipende in misura limitata dal contesto economico ed è caratterizzato da innovazione e valutazioni interessanti. Inoltre la situazione attuale favorisce società con potere di determinazione dei prezzi nel settore di beni di prima necessità.

TITOLI TECH


Tra i titoli tecnologici i software e servizi presentano hanno un rischio sugli utili inferiore ma nel lungo termine dipendono maggiormente dall’evoluzione dei i tassi d’interesse. L’esperto di CANDRIAM ritiene che l’aumento dei rendimenti reali stia rallentando dopo il forte impatto esercitato sui titoli tech nel primo semestre. Non ci sono motivi per credere che il comparto hardware dovrebbe fare peggio dei semiconduttori o dei software. La tendenza dovrebbe essere favorevole in tutti i settori.

RISCHI GIA’ PREZZATI PER I SEMICONDUTTORI


Secondo il Global Head of Multi Asset di CANDRIAM  I semiconduttori rivelano un rischio sugli utili più elevato, ma data la significativa correzione subita dall’inizio dell’anno, unita alle reazioni positive agli annunci sugli utili di Samsung e Micron, riteniamo che molte notizie negative siano già state scontate.

DURATION PIU’ LUNGA SUL REDDITO FISSO


L’esperto di CANDRIAM ritiene che sia più interessante una duration più lunga sul reddito fisso dato che si prevede un rallentamento della crescita, il persistere dell’inflazione e le banche centrali pronte alla stretta. CANDRIAM ha incrementato “la duration tramite le obbligazioni sovrane USA, per avere così una duration complessiva neutrale, poiché la stretta monetaria della Fed è ora ampiamente scontata nella parte breve della curva dei rendimenti”, dice Dufossè che aggiunge “Preferiamo il credito IG europeo rispetto al credito IG statunitense”.

PROSPETTIVE SUL FRONTE MPONETARIO


CANDRIAM ritiene che il dollaro negli ultimi mesi si sia rafforzato, questo è dovuto principalmente ai movimenti di risk off e alla guerra in Ucraina e ai lockdown in Cina. Tuttavia ritiene il Global Head Of Multi Asset di CANDRIAM che più si avvicina il rischio di recessione più il dollaro potrebbe indebolirsi rispetto allo Yen, all’Euro e al Franco svizzero.
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