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Inflazione e rallentamento della crescita

Columbia Threadneedle: la guerra penalizza l'Europa, ma le banche non sono a rischio

Il conflitto sta avendo grandi ripercussioni sull'aumento dei prezzi delle materie prime e di conseguenza dei bene di consumo, rallentando la crescita del Vecchio Continente, appena uscito dalla pandemia. Domina l'incertezza sui tassi e sulle prossime mosse delle banche centrali

di Annalisa Lospinuso 14 Marzo 2022 15:13
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L’Europa è uno dei principali continenti che risente delle conseguenze della guerra Russia-Ucraina. Le banche e altri titoli europei esposti alla Russia hanno perso oltre il 30% e potrebbero verificarsi ulteriori perdite sui crediti. Francis Ellison, Client Portfolio Manager di Columbia Threadneedle Investments fa notare che le banche europee dispongono di un capitale in eccesso significativo, sufficiente a innescare riacquisti azionari, perciò non si teme per la loro solvibilità non dovrebbe essere a rischio.

RISCHI DA INFLAZIONE ELEVATA


Gli aspetti più a rischio sono quelli legati all’inflazione. “Prima dell’invasione russa – aggiunge Ellison - l’Europa si aspettava il primo aumento dei tassi da parte della Banca centrale europea nella seconda parte del 2022. È probabile che tale intervento venga rinviato. Tuttavia, il rendimento del Treasury Usa decennale è diminuito di appena 20 punti base, a indicazione dei timori per l’inflazione. Monitoriamo le prospettive d’inflazione e terremo conto degli eventuali effetti sui tassi d’interesse a lungo termine nelle nostre decisioni d’investimento”. L’aumento dell’inflazione, trainato dai prezzi dell’energia, può accentuare le pressioni sui costi delle aziende perciò la strategia di Columbia Threadneedle Investments è di ricercare titoli con un solido potere di prezzo che, dopo qualche turbolenza a breve termine, dovrebbero continuare a prosperare.

FOCUS SUI TASSI D'INTERESSE


Per quanto riguarda, invece, i tassi d’interesse, negli Stati Uniti, la Federal Reserve si appresta a iniziare un ciclo di rialzi ampiamente annunciato, mentre la Bce appare più restia. “In primo luogo perché un incremento dei tassi non fermerà l’impennata dei prezzi energetici e – sottolinea l’analista di Columbia Threadneedle Investments - in secondo luogo, perché tassi d’interesse più elevati sommati a costi energetici più alti sarebbero sgraditi ai consumatori (leggi: elettori) e minaccerebbero una recessione. Tuttavia, se i tassi dovessero salire su livelli molto più elevati (ipotesi comunque esclusa dal nostro scenario di riferimento, che ritiene più probabile un rinvio dell’inasprimento), ciò avrebbe un impatto sulla valutazione complessiva dei mercati. I compounder sostenibili a lungo termine che privilegiamo sono ben posizionati per affrontare il nuovo contesto in termini operativi, ma le valutazioni sono a rischio”.

BILANCIARE I PORTAFOGLI


La strategia di Columbia Threadneedle Investments è di non avere in portafoglio nessuna esposizione diretta a titoli russi, bielorussi o ucraini, malgrado gli effetti indiretti su alcune banche e titoli energetici. Anche l’esposizione indiretta è contenuta e in linea con il benchmark. “Quest’anno, per la prima volta in un decennio – conclude Francis Ellison di Columbia Threadneedle Investments - l’Europa avrebbe dovuto sovraperformare gli Stati Uniti, con previsioni di crescita del Pil pari rispettivamente al 4% e al 3,5%, anche se le prospettive europee sono rafforzate dalla fine delle restrizioni pandemiche, laddove gli Stati Uniti ne hanno già beneficiato. Il motore di questa espansione avrebbero dovuto essere i consumatori europei, propensi a spendere i notevoli risparmi accumulati durante la pandemia”.
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