Il ruolo delle obbligazioni governative globali nella costruzione dei portafogli

Nel 2021 la maggiore novità sui mercati finanziari è stata senz’altro rappresentata dal mutamento di rotta della Federal Reserve americana, che ha progettato un cambio di direzione della politica monetaria, incoraggiata dal successo delle politiche di sostegno alla crescita e allertata da una ripresa inflazionistica più lunga e sostenuta di quanto ci si attendesse ad inizio anno. Oltre alla riduzione delle immissioni di liquidità nel 2022, la Federal Reserve prospetta una serie di rialzi dei tassi di interesse.

BOND GOVERNATIVI IN PRIMO PIANO

Gli operatori di mercato si attendono ora che a questo drenaggio di liquidità dal sistema finanziario faccia seguito una maggiore volatilità delle attività finanziarie più rischiose, azioni ed obbligazioni high yield in primis, i cui corsi sono stati a lungo supportati dalla politica monetaria espansiva della Federal Reserve e delle altre banche centrali. In questo nuovo scenario le obbligazioni governative dei paesi sviluppati tornano a giocare un ruolo fondamentale nella costruzione di portafoglio. Si tratta infatti degli attivi finanziari caratterizzati dal massimo grado di liquidità, che possono effettivamente fornire un “porto sicuro” grazie alla decorrelazione rispetto al contesto di volatilità descritto in precedenza.

NON BASTA UN APPROCCIO PASSIVO

L’interesse per le obbligazioni governative è inoltre ulteriormente incrementato dal fatto che, forse per la prima volta dopo tanti anni, la pandemia ha generato importanti sfasamenti nei cicli economici dei principali paesi ed una risposta delle banche centrali non necessariamente coordinata con la Federal Reserve. A questi elementi di diversificazione all’interno del pool delle obbligazioni governative globali si aggiungono quelli naturalmente offerti dalle diverse valute di emissione. Per sfruttare le opportunità descritte finora non è però sufficiente un approccio di investimento passivo, appiattito sul benchmark. In primo luogo l’inflazione è la più grande nemica di queste attività finanziarie e va affrontata con la gestione attiva della interest rate duration (sensitività dei corsi obbligazionari ai movimenti dei tassi di interesse), in secondo luogo le differenze tra i cicli dei vari paesi e l’allocazione valutaria richiedono una gestione dinamica dell’asset allocation.

EUROMOBILIARE GOVERNATIVO GLOBALE

È a fronte di queste considerazioni che Euromobiliare A.M. SGR ha deciso di lanciare Euromobiliare Governativo Globale, un fondo comune di investimento a gestione attiva dedicato alle obbligazioni governative globali con un benchmark che sottende un’esposizione alle obbligazioni in euro del 45%, a cui si aggiunge un 30% di obbligazioni in dollari ed un 18% di obbligazioni in yen. Oltre alla già citata gestione attiva del portafoglio, il fondo integra l’analisi dei fattori ESG con un approccio di selezione positiva che tende a privilegiare i paesi con il migliore track-record in termini di sostenibilità ambientale e delle politiche sociali a favore dei cittadini. Euromobiliare A.M. SGR ritiene infatti che tutto ciò contribuisca al benessere dei cittadini con un impatto positivo sulla performance economica e quindi sull’affidabilità delle obbligazioni stesse.