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Nuove prospettive

Azionario emergente pronto a ripartire: è l'inizio di un decennio di crescita?

Wim-Hein Pals, Portfolio Manager di Robeco, prevede che il decennio 2021-2031 potrebbe segnare una nuova fase con le azioni dei mercati emergenti che potrebbero raggiungere i valori dei paesi sviluppati.

di Virgilio Chelli 4 Gennaio 2022 12:49
financialounge -  daily news mercati emergenti Robeco Wim-Hein Pals

Con i rialzi dei tassi in arrivo da parte della Federal Reserve che potrebbero cominciare dalla seconda metà del 2022 dopo la fine del tapering, nel contesto di una crescita economica resiliente, si dovrebbe entrare in una fase positiva per le azioni dei Mercati Emergenti, che potrebbero iniziare a performare meglio delle controparti sviluppate. Negli ultimi due anni, hanno scontato molte notizie negative, mentre nei mercati sviluppati i mercati azionari hanno toccato nuovi massimi storici. Questo ritardo ha portato ad un rapporto prezzo/utili per l'indice MSCI EM di quasi 12 volte, mentre l'indice MSCI World scambia ad un rapporto medio di 18 volte gli utili attesi per il 2022.

ANTICIPATE LE MOSSE DELLA FED


Wim-Hein Pals, Portfolio Manager di Robeco, osserva che ora però le azioni emergenti sembrano aver anticipato del tutto il tapering imminente della Fed grazie a un inizio anticipato della stretta monetaria. Quindi, le azioni emergenti sembrano essere pronte a ripartire dopo il deludente rally post-pandemico: hanno incorporato nei prezzi delle azioni di oggi solo le cattive notizie, mentre i mercati sviluppati hanno scontato solo quelle positive. Dall'inizio della pandemia si viaggia meno in aereo o in auto tradizionali e più in bicicletta e scooter elettrici, si lavora di più da casa mentre gli uffici sono più piccoli, e alcuni cambiamenti avranno implicazioni durature per interi settori e titoli.

ATTENZIONE A CINA, COREA E TAIWAN


La pandemia ha anche accelerato l’attenzione all'ESG, alla transizione energetica e al cambiamento climatico e i settori green e i modelli di business sostenibili ne beneficeranno negli anni a venire. Quindi, sottolinea Pals, i portafogli “a prova di futuro” nei mercati emergenti dovrebbero avere un'esposizione strutturale al solare, alle forme di trasporto pulite e alle soluzioni di stoccaggio dell'energia. Ciò che è stato accelerato dalla pandemia non potrà che accelerare ancora nel 2022. In particolare, secondo l’esperto di Robeco, Cina, Corea del Sud e Taiwan richiedono un'attenzione particolare da parte di un gestore di portafoglio Emergente.

IN ARRIVO IL DECENNIO DEL VALUE EMERGENTE


Inoltre, prosegue Pals, dopo un decennio dominato dai titoli growth potrebbe essere il momento del comparto value. La divergenza di valutazioni tra i due comparti nei Mercati Emergenti non è mai stata così ampia come oggi. Nel 2021 si sono già visti segnali di sovra-performance dei value rispetto ai growth nell’azionario emergente, ma niente in confronto alla significativa sottoperformance del decennio precedente. È questo enorme divario nelle performance e nelle valutazioni che il gestore di Robeco fiducioso sulle strategie per i Mercati Emergenti nel 2022, perché il divario non è sostenibile nel lungo periodo e, in ogni caso, il comparto value dovrebbe generare un rendimento più sostenuto.

UN ANNO SPARTIACQUE


Secondo Pals, forse il 2022 sarà un vero e proprio spartiacque rispetto al passato e potrebbe aprire un nuovo decennio "emergente" e "value", anche in considerazione del fatto che la più grande sfida di quest’anno sarà l’introduzione di normative più rigide per le società tech americane ed europee. Anche su questo aspetto, i mercati emergenti anticipano quelli sviluppati, come indica la regolamentazione cinese, mentre anche in Corea del Sud e in altri Paesi Emergenti i regolatori hanno imposto un maggior rispetto dei diritti dei clienti.

LA STRETTA REGOLATORIA


Le situazioni monopolistiche sono state eliminate nei Mercati Emergenti e in alcuni casi le società hanno dovuto pagare multe enormi o impegnare capitali per il ‘bene comune’. Pals si aspetta che ora i regolatori dei paesi sviluppati colmino il gap, con conseguente maggiore pressione sui margini e multipli più bassi, mentre le controparti emergenti hanno già sofferto nel 2021 e dovrebbero essere relativamente più resistenti.

NEL SEGNO DELLA SELETTIVITÀ


Nel complesso, prevede il gestore di Robeco in conclusione, il 2022 sarà un altro anno unico per gli investimenti con svariati vincitori e vinti dal punto di vista della performance relativa. Alcuni dei vincitori degli ultimi due anni diventeranno vinti nel 2022 e alcuni dei vinti diventeranno vincitori. La selettività, sottolinea Pals, rimane la chiave in questa “affascinante caccia al rendimento”, selettività che vale per i paesi, così come per i settori e titoli specifici.
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